Finisce tra i fischi dei tifosi grigiorossi all’indirizzo dell’undici del cavallino che ancora una volta ha mostrato gli evidenti limiti di una squadra che fa decisamente fatica a concretizzare la mole di gioco prodotta. Il prosieguo del match con il Manfredonia, interrotto lo scorso 22 settembre per infortunio al direttore di gara, rappresentava un’occasione per i padroni di casa per centrare il primo successo interno e rilanciarsi in classifica in posizioni tranquille.
Grigiorossi e sipontini hanno dato vita ad un match avaro di emozioni in cui le pochissime azioni pericolose prodotte sono nate da conclusioni da fermo o da tiri dalla distanza.
La noia e le modeste qualità tecniche della due compagini hanno dato vita ad un pomeriggio all’insegna della noia per i presenti allo stadio “Novi” che ancora una volta si è rivelato off-limits per il club del cavallino. I grigiorossi ci hanno provato a creare occasioni mettendoci anche la giusta dose di determinazione e coraggio ma il tutto è risultato vano.
Le ambizioni grigiorosse si spengono dinanzi all’incapacità della squadra di affondare i colpi e di generare giocate in grado di mettere gli avanti in condizioni di poter quanto meno calciare verso le porte avversarie.
L’Angri difende bene ma crea assolutamente palle gol con il contagocce perdendo le occasioni di poter mettere punti importanti in cassaforte essenziali per evitare i patemi delle ultime due stagioni.
Si parte dal 23esimo minuto di gioco e dopo quattro giri di lancette e il Manfredonia ad iscrivere sul taccuino la prima occasione con Calemme che ci prova dalla distanza ma la conclusione finisce sul muro di recinzione dello stadio. Due minuti più tardi sono ancora gli ospiti sempre con Calemme a provare a sbloccare il risultato ma il tiro finisce alto.
La prima frazione di gioco si chiude senza sussulti e con le speranze che la ripresa possa regalare spunti di interesse. L’avvio del secondo tempo è sulla falsa riga dei primi ventidue minuti di gioco con le squadre che fanno possesso palla ma non creano pericoli a due portieri. Al 13’ una punizione dai venticinque metri di Vogiatzis crea scompiglio in area dauna ma i difensori liberano mandano in angolo.
Al 15esimo sono gli ospiti con Amabile a provarci ma non inquadra la porta. Al 24esimo si fa vedere sulla sponda doriana Gaeta che lascia partire una conclusione dal vertice dell’area di rigore ma non trova la porta. Al 30esimo della ripresa l’unica vera emozione della sfida arriva sugli sviluppi di un angolo di Calemme la sfera assume una traiettoria velenosa costringendo Viscovo ad un intervento prodigioso con i sipontini che invocano la rete.
L’ultimo tiro è di marca grigiorossa con Vogiatzis che lascia partire un fendente dai trenta metri respinto dal portiere ospite.