Sconfitta ai calci di rigore l’Angri abbandona la manifestazione tricolore lasciando, però, intravedere segnali confortanti sotto il profilo tattico e atletico in vista dell’esordio di domenica prossima al “Novi” contro l’Aprilia.
La squadra sta assorbendo i dettami tattici del tecnico Floro Flores che nell’arco di queste gare di pre-campionato ha confermato di avere una visione di gioco che, ovviamente, dovrà essere migliorata attraverso il lavoro e una condizione atletica diversa da quella attuale con i carichi di lavoro che incidono sulla tenuta dei calciatori.
Il gruppo c’è, ha ampi margini di crescita e la scelta dell’allenatore napoletano di ruotare gli effettivi a disposizione è un chiaro segnale che in questa squadra non ci sono riserve e titolari.
L’ambiente doriano è reduce da una stagione esaltante dove la vittoria era divenuta di routine con la compagine di Turco che ha raccolto successi e primati fino ad arrivare alla storica promozione in serie D.
Il popolo grigiorosso è caloroso quanto esigente ma occorre avere una dote ulteriore nel corso di questo campionato, la maturità!
Non è pensabile esaltarsi per una vittoria e deprimersi per la sconfitta generando critiche ad ogni latitudine: dal singolo calciatore, fino ad arrivare alla dirigenza passando per le scelte dell’allenatore.
Ci vuole quel equilibrio che spesso concilia con la pazienza di saper attendere la crescita della squadra e del calciatore.
La serie D è affascinante ma allo stesso tempo presenta numerose insidie che nascono sul rettangolo di gioco. Sarebbe opportuno comprendere che l’Angri è composta da uomini in grado di eccelse giocate ma anche di errori banali, proprio come avviene ai comuni mortali.
Ci attende un cammino avvincente con nuove pagine della nostra storia ancora da scrivere nel panorama del calcio nazionale. Tutti insieme, con equilibrio, passione e maturità, come un’unica famiglia che ha radici in questa terra!