Il big-match tra Angri e San Marzano non si giocherà allo stadio “Novi”! La decisione è frutto di un serrato confronto tra gli organi della Prefettura di Salerno, il sindaco Cosimo Ferraioli e il presidente dell’US Angri, Armando Lanzione.
Stando a quanto emerso dalla riunione tra le parti ci sarebbe un problema di ordine pubblico legato all’impianto cittadino al punto da spingere gli organi territoriali di governo a dirottare la partita in campo neutro ma con la presenza del pubblico.
Una scelta che suona come una sorta di sconfitta per la comunità angrese facendo finire sul banco degli imputati il primo cittadino Cosimo Ferraioli fortemente contestato nella serata di martedì a palazzo di città.
La contestazione dei tifosi ha esortato successivamente il sindaco ad accelerare i contatti con la Prefettura di Salerno per cercare di risolvere un problema che si trascina dall’inizio della stagione sportiva.
Un caso singolare che vede il San Marzano allenarsi e disputare le gare interne proprio nello stadio angrese divenuto quartier generale della compagine marzanese e con la squadra grigiorossa che svolge gli allenamenti presso un centro sportivo del vesuviano.
Una situazione anomala e senza precedenti amplificata dalle ambizioni delle due società che si contendono il primato nel raggruppamento del campionato di Eccellenza. La tifoseria del cavallino grigiorossa si è scagliata contro il sindaco Ferraioli tacciato di immobilismo sia per le condizioni in cui versa la città che per lo scarso interesse verso le sorti dello sport angrese.
Una ulteriore situazione paradossale si è registrata anche ieri in occasione della sfida di Coppa Italia, disputata allo stadio “Novi”, tra San Marzano e Melfi. I rapporti tra la torcida doriana e i lucani non sono idilliaci, con incidenti e arresti in occasione di una sfida in serie D a Melfi, tuttavia, la partita si è giocata nello stadio “Novi” senza ravvisare alcuna criticità legata all’ordine pubblico.
“Il problema è a monte – dicono i tifosi – non si può concedere ad una squadra antagonista la possibilità di allenarsi e giocare sul nostro campo, si tratta di una vicenda che non ha precedenti e per l’ennesima volta le istituzioni locali hanno dimostrato di non avere un peso specifico rilevante. Ad Angri tutti possono giocare tranne che la squadra della città, sembra una barzelletta ma è la triste realtà supportata anche dalla decisione di affidare ai privati la gestione dell’impianto di proprietà comunale”.
La società grigiorossa nelle prossime ventiquattro ore dovrà individuare una soluzione alternativa, tra le ipotesi più accredita resta lo stadio di Baronissi.