Privatizzare strutture e servizi è il “modus operandi” del sindaco Cosimo Ferraioli che prosegue nel percorso di affidamento a società private di prestazioni che dovrebbero essere erogate dall’Ente comunale.
La linea tracciata da Ferraioli investe anche l’ufficio del personale con l’approvazione della delibera, proposta dall’assessore al Bonaventura Manzo, di esternalizzare il servizio di paghe e presenze dei dipendenti comunali a società private.
Una scelta che ha originato indignazione per l’ennesimo servizio di cui sarà privato il Comune di Angri e che accende i riflettori sull’assoluta volontà del governo cittadino di prendere in considerazione la possibilità di programmare bandi di concorso o attingere personale dalle graduatorie di altri enti.
L’amministrazione nei mesi passati ha deciso di non aderire al Ripam per mancanza di fondi facendo svanire la possibilità di assumere sette unità da collocare nella carente pianta organica dell’Ente di via Crocifisso.
Tuttavia, la mancanza di personale non sembra essere più una lacuna da colmare ma una precisa strategia del primo cittadino di voler affidare ai privati i molteplici servizi.
Sono ormai diversi anni che anche la comandante della Polizia Locale, Anna Galasso, invoca l’assunzione di agenti con il comando di via Buonarroti ridotto al momento ad appena sette unità operative.