Negli ambienti politici locali la decisione del Tar di ribaltare i provvedimenti del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del Prefetto di Salerno, Francesco Russo, era ritenuta quantomeno utopistica. Il primo cittadino Ferraioli ha continuato a trincerarsi nel silenzio per l’intera giornata.
Il clamore delle sentenza non sembra aver scalfito i piani elettorali di quanti stanno lavorando in proiezione del voto per le amministrative in programma nelle prossima primavera. “La sentenza del Tar non ha alcuna rilevanza politica – afferma il consigliere comunale Alberto Milo – è giusto ricordare che il consiglio comunale è stato sciolto dal Prefetto di Salerno dopo la mancata approvazione del rendiconto di gestione nei termini previsti dalla legge, non ho letto nel merito le motivazioni che hanno spinto il Tar ad annullare tale atto prefettizio ma, per quanto mi riguarda, a questo punto è del tutto irrilevante”. L’esponente dei “Popolari Angresi”, indicato come potenziale competitor del sindaco uscente evidenzia come in questi mesi gli esponenti della maggioranza abbiano accusato le forze di opposizione di essere artefici dello scioglimento del parlamento cittadino.
“Oggi è ancora più chiaro che Cosimo Ferraioli non ha subito una sfiducia politica, come la più classica raccolta delle firme davanti al notaio, in questo caso nessuno sentenza poteva ribaltare tale decisione – chiarisce Milo – lo scioglimento è stato determinato dal verificarsi di determinati processi amministrativi, rispetto ai quali si è potuto fare ricorso al TAR. Un po’ di amaro in bocca resta perché il Tar non ha annullato invece i disastri politici che il sindaco Ferraioli ha provocato, costringendo la nostra città a sprofondare nell’oblio. Ritorna, forse, un sindaco scarso e clientelare, l’unica cosa che mi consola sono i circa sei mesi nei quali non ha potuto amministrare e, quindi, fare ulteriori gravi danni”.
“Come sempre sono rispettoso della giustizia e le sentenze si eseguono sempre – spiega consigliere comunale Giacomo Sorrentino – in ogni caso io e il consigliere Lato siamo stati gli unici a non costituirci in quanto siamo fermamente convinti che ognuno debba svolgere le proprie mansioni e le nostre ci sono state affidate dai cittadini ed è soltanto a loro che noi rispondiamo. Dal punto di vista politico ritengo che la nostra amata Angri sia stata trascinata in un baratro dal quale sarà complicatissimo uscire, purtuttavia sono convinto che una squadra di cittadini volenterosi, capaci, competenti e armati di buon senso possa riuscire nell’ardua impresa è questo l’orizzonte che intravedo e che insieme ad un gruppo di amici vogliamo assolutamente raggiungere affinché Angri torni a risplendere di luce propria”.
Stato d’animo diverso sul fronte della maggioranza con il gruppo della Lega che esprime la propria soddisfazione circa il verdetto. “La sentenza emessa dal Tar di Salerno mette la parola fine ad una farsa – commenta il consigliere Giuseppe Del Sorbo – chi ha fatto L’impossibile pur di commissariare la nostra città dovrebbe chiedere scusa a tutti gli angresi. Partiamo da questo importate risultato per pensare al futuro della nostra città”.