Seduta del consiglio comunale programmata per martedì ma all’ordine del giorno non figura il punto relativo alla discussione del rendiconto esercizio finanziario 2018 ma c’è la surroga del consigliere dimissionario Alfredo Pauciulo che sarà avvicendato da Ciro Calabrese.
A quanto pare il presidente del civico consesso non ha inteso inserire, nuovamente, il punto relativo al rendiconto poiché dopo due bocciature, avvenute in assenza del sindaco e di tutta la maggioranza, non ci sarebbero più margini di discussione. La soluzione corre su due binari: la maggioranza ritiene che si debba tornare in aula e affrontare la discussione mentre il gruppo di opposizione, formato da dodici consiglieri, ritiene archiviata la questione e aspetta l’invio di un commissario ad “acta” dalla Prefettura di Salerno.
Mossa che potrebbe essere propedeutica allo scioglimento del consiglio comunale doriano, come viene auspicato dalla minoranza. La Prefettura rappresenta dunque l’ago della bilancio e qualunque sarà la soluzione ordinata dall’organo di governo, di sicuro, ci saranno strascichi giudiziari con ricorsi e appelli che già aleggiano nell’ambiente politico angrese.
Il primo cittadino Ferraioli appare sereno e non manca di lanciare stoccate ai consiglieri di opposizione che stanno battendo ogni pista per mettere fine alla consiliatura.
“L’ultima seduta di consiglio è stata una farsa – spiega il sindaco – l’azione condotta dal presidente ha degli sponsor ben individuabili in alcuni consigliere di minoranza che fino a qualche tempo fa erano parte della maggioranza. E’ un modo di fare politica abbastanza noto per questi personaggi – incalza il primo cittadino – mi dispiace perché il presidente del consiglio è un soggetto che deve garantire la terzietà del consiglio e non può garantire solo i consiglieri di opposizione così come sta facendo in questa fase”.
Il conflitto politico vive la fase più acuta sotto la gestione politica di Ferraioli che non lesina attacchi a chi è passato tra le file della minoranza. “Tutta questa faccenda ha un retroscena molto amaro perché c’è la volontà umana e non politica perché c’è il solo obiettivo di mandare a casa il sindaco per questioni personali, da parte mia posso garantire che non scenderò mai a patti con questi personaggi, preferisco dignitosamente passare la mano piuttosto che avere rapporti con gente che non hanno mai avuto a cuore l’interesse della città!” conclude Ferraioli.
Nel gruppo di minoranza Alberto Milo replica al sindaco: “in città tiene banco la bocciatura del rendiconto e, quindi, dello stesso Sindaco, che però lui definisce come una volontà di “mandarlo a casa” in realtà – spiega l’esponente dei “Popolari Angresi” – altro non è che il finale di una brutta pagina politica che va superata in fretta”.