In sei mesi i ventitre consiglieri comunali sono costati alle casse cittadine poco più di 14mila euro: 10mila euro per la partecipazione alle commissioni e poco più di 4mila euro per le sedute consiliari. Il periodo di riferimento è compreso tra il primo gennaio e il trenta giugno del 2016. La determina del settotre affari generali è dello scorso ventuno luglio. L’unico a non essere conteggiato è il presidente del consiglio comunale Gianluca Giordano in quanto un’indennità mensile. Il gettone di presenza riconosciuto per legge è pari a trentaquattro euro lordi, sia per le sedute consiliari che per quelle delle commissioni. L’importo è stabilito su base nazionale dal Ministero dell’Interno in considerazione del numero degli abitanti di ciascuna città.
Nel leggere l’elenco è facile stilare una classifica dei più presenti e che di conseguenza incasseranno di più. Stacanovista è l’ex assessore al bilancio Giacomo Sorrentino: mai un’assenza in cosniglio e presente in ben trentacinque sedute di commissioni consiliari. Percepirà millequattrocento euro. Sul podio anche Antonio Mainardi che ha saltato una sola assise ma è stato presente in ventisei riunioni di commissione: incasserà millecinquantanove euro. Medaglia di bronzo a Giancarlo Palmiro D’Ambrosio alla sua prima esperienza.
Mai un’assenza in consiglio e molto assiduo nelle commissioni con ventidue presenze: gli verranno riconosciuti poco più di novecentocinquantasei euro. Da segnalare poi anche i meno presenti durante i lavori consiliari. In questo caso l’ex sindaco Pasquale Mauri svetta su tutti e percepirà poco più di centotrentasei euro, seguito ex aequo dall’ex assessore della sua giunta Annamaria Russo e da Maddalena Pepe: entrambe riceveranno circa duecentotrentanove euro. Da notare che i partecipanti alla commissione pari opportunità di recente istituita non percepiscono alcun gettone. Se la media si attesterà su quella dei primi sei mesi è facile dedurre che i consiglieri costeranno nell’arco dell’anno circa trentamila euro.
Pippo DellaCorte