Dotazione organica comunale, all’appello mancano cinquantatré lavoratori. È quanto emerso da una relazione degli uffici di Palazzo di Città con riferimento al triennio 2016-2018, che ha evidenziato la necessità di colmare i posti vacanti partendo dalle assunzioni riservate alle categorie protette.
Un problema che si trascina da anni e che non può essere risolto a causa dei vincoli imposti dal patto di stabilità che impone dei tetti massimi alla spesa pubblica. Il settore a soffrire di più per la carenza di personale è quello della polizia municipale: sono ben quindici gli agenti in meno in pianta organica.
Attualmente operano ventitré caschi bianchi su un totale previsto di trentotto. Subito dopo si colloca il comparto riguardante le entrate e la programmazione finanziaria: sono undici gli addetti mancanti. Terza area amministrativa con un forte vuoto in organico è quella del settore affari generali e dei servizi sociali. Gli impiegati sono quarantadue, ma ne dovrebbero essere dieci in più. A seguire, il comparto tecnico composto dai settori lavori pubblici e urbanistica. Sono nove i tecnici e i funzionari mancanti sebbene nel recente passato siano stati stipulati contratti a tempo determinato. Quasi al completo, invece, il settore avvocatura.
Lo schema redatto comprende anche i sette posti ancora vuoti dello staff del sindaco. È precisato che «per garantire la continuità dei servizi e il buon andamento dell’azione amministrativa ci si può avvalere delle forme di lavoro flessibile di assunzione e di impiego del personale previste dal vigente contratto e dalle leggi sui rapporti di lavoro». Pippo Della Corte