Inizia ad avverarsi il progetto che vedeva la Campania come apripista per l'installazione della fibra ottica per la diffusione di internet ultraveloce. Per una volta le parole non sono rimaste tali e hanno trovato conferma nei fatti. Sono stati oramai avviati i lavori per la diffusione della banda ultralarga, ovvero di internet ultraveloce che viaggia dai 30 ai 100 mega.
Entro il 2015 ben il 67% della popolazione campana potrà aderire a promozioni solo adsl od all inclusive con uno dei gestori che erogano il servizio della banda ultralarga e utilizzare una connessione che, a detta del vicepresidente della regione, Guido Trombetti, potrebbe addirittura cambiarne la condizione economica attuale.
Trombetti, infatti, sostiene che grazie a questo ammodernamento della rete internet ultraveloce, la Campania potrà attrarre un numero di investimenti cospicuo da parte di imprenditori ed aziende internazionali. Se questa previsione dovesse essere vera si può facilmente immaginare quali possano essere i vantaggi economici per l'intera regione che, di suo, ha già molto da offrire e non solo dal punto di vista prettamente turistico. La banda ultralarga potrebbe essere quindi un concreto aiuto per superare la crisi.
Ma se questa al momento resta solo una supposizione tutta da verificare, non lo sono i 6.048 km di rete di fibra ottica totali da installare e che coinvolgeranno ben 119 comuni, 1.423 sedi di amministrazioni pubbliche e un numero come 2,7 milioni di abitanti che potranno fruire del servizio. Subito dopo la Campania, che è stata quindi la prima regione italiana ad avviare la messa in opera della rete per internet ultraveloce, con un investimento di 176 milioni di euro tra finanziamenti pubblici e privati ad opera del gestore della rete, sarà la volta della Puglia e della Calabria.
L'unico inconveniente, al momento, sembra esssere quello del mal tempo che ormai da giorni imperversa incessantemente sul territorio e che, oltre ad aver fatto danni gravissimi, rende decisamente difficile il regolare svolgimento dei lavori. Se le cose non dovessero sbloccarsi a breve è possibile che la diffusione di internet ultraveloce subisca un rallentamento e che quindi non venga ultimata entro l'anno come era stato previsto già due anni fa quando si parlò del progetto.