Si scatena la bufera sul sindaco Pasquale Mauri a causa dei ventilati rapporti di lavoro tenuti dal figlio Roberto con la Soget. A fare luce sulla vicenda una serie di lettere anonime inviate a decine di angresi che hanno ricevuto in questi giorni il plico contenente la documentazione che attesterebbe l’assunzione a tempo indeterminato presso la Soget per il figlio del primo cittadino.
Un lavoro certosino condotto da mani esperte dal quale emergerebbe la posizione contrattuale di Mauri jr.
Dall’estratto conto previdenziale dell’Inps, riportanti tutti i dati del lavoratore, si evince che il figlio del sindaco angrese sarebbe stato assunto a “tempo pieno – tempo indeterminato”.
L’estratto è stato redatto il 12 gennaio scorso e la posizione contributiva fa riferimento alla data di assunzione dal 6 giugno 2011 fino al 31 ottobre dello stesso anno.
Inquadrato nella posizione di “lavoratore dipendente” Mauri jr, stando alla documentazione, avrebbe percepito uno stipendio di 1.377 euro mensili per un totale nel periodo indicato di 5.483 euro per il lavoro prestato presso la Soget spa.
Notizie allarmanti che in poche ore hanno fatto il giro della città e dato vita ad un “tam-tam” mediatico con centinaia di mail che hanno invaso le caselle degli angresi.
Un caso anomalo, che se confermato, finirebbe per incrinare i rapporti, già critici, tra Mauri e la popolazione doriana costretta a pagare le salate cartelle della Soget. Il primo cittadino ha smentito la veridicità di tali notizie etichettando come falsi i documenti circolanti.
Nel frattempo trapelano indiscrezioni circa la presentazione, già nei giorni passati, di una regolare denuncia alla procura della Repubblica di Nocera Inferiore. Una tormenta giudiziaria che potrebbe destabilizzare anche gli equilibri politici nella maggioranza a sostegno del primo cittadino.
Resta da verificare, in caso di reale assunzione di Mauri jr, se altri esponenti politici vicino al governatore erano a conoscenza dei fatti o il sindaco avrebbe agito in solitudine. Nel riquadro la foto del volantino inviato nella busta insieme alla documentazione che attesterebbe l'assunzione del figlio di pasquale Mauri.