Seduta consiliare animata ad Angri per la discussione congiunta sul bilancio preventivo 2025-2027 e sul consuntivo 2024 dell’azienda speciale consortile “Comunità Sensibile”.
Ad illustrare le attività è stata la direttrice generale Rosaria Dell’Aversana che ha passato in rassegna i principali interventi realizzati sul territorio. Ne è scaturito un vivace dibattito tra maggioranza e opposizione, incentrato su singole voci di spesa e priorità di intervento.
L’assessore Maria D’Aniello e il sindaco hanno rivendicato con orgoglio il ruolo del Comune di Angri tra i più attivi nella provincia di Salerno per numero e qualità dei servizi sociali: dal centro per minori a quello per disabili, dal pronto intervento sociale agli asili nido comunali. “Non sono solo numeri – hanno ribadito – ma persone, bisogni accolti, inclusione reale. Il bilancio riflette una comunità che sceglie di non lasciare indietro nessuno.”
Durante la discussione consiliare, la consigliera Annamaria Russo ha sollevato il tema del trasferimento dei fondi destinati al Centro Anziani. Attualmente, l’unico accreditato risulta essere quello di via Colombo, operativo dal 2016 sotto la gestione dell’associazione “Noi e Voi”. I fondi – ha spiegato la direttrice dell’azienda “Comunità Sensibile” Rosaria Dell’Aversana – vengono erogati annualmente sotto forma di rimborso spese, previa presentazione di fatture per le attività svolte.
Il consigliere Mimmo D’Auria è tornato invece su una questione già sollevata in passato: la mancata formalizzazione dei rapporti giuridici relativi all’utilizzo di immobili comunali per attività sociali. “Non risultano comodati d’uso per strutture come l’ex biblioteca, l’ex scuola media Opromolla e il centro di via Leonardo da Vinci – ha dichiarato – e le risposte ricevute dagli enti preposti sono state vaghe e insufficienti”.
Dell’Aversana ha chiarito che per ogni gara viene richiesta dal Comune l’individuazione formale di una sede attraverso apposita delibera di Giunta. Ma D’Auria ha rincarato: “Basta una delibera? E chi paga le utenze e le manutenzioni? In alcuni casi – ha denunciato – i gestori si sono tirati indietro, lasciando il Comune a sostenere i costi non previsti nei contratti, pur percependo fondi pubblici per il servizio”.