Un ritardo ormai stratosferico grava sulla realizzazione del sottopasso ferroviario previsto in corso Vittorio Emanuele, un’opera strategica per la viabilità e la sicurezza urbana, attesa da anni sopratutto dai residenti della zona. L’intervento rientra nel più ampio piano di Rete Ferroviaria Italiana per l’abolizione dei passaggi a livello ma ad oggi resta impantanato tra lungaggini burocratiche e un preoccupante immobilismo da parte dell’amministrazione comunale.
Il sottopasso, secondo il progetto, dovrebbe prevedere rampe per disabili da entrambi i lati, illuminazione continua, telecamere di sorveglianza e monitor per garantire la sicurezza dei pedoni.
RFI, a quanto emerge, ha completato il progetto di fattibilità tecnico-economica e lo ha trasmesso ai Comuni interessati per l’approvazione di conformità, passaggio necessario per procedere alla fase esecutiva.
“È inaccettabile che un’opera di tale importanza per la sicurezza e la vivibilità della città resti ferma da anni per l’inerzia dell’amministrazione comunale» – ha dichiarato Eugenio Lato di “Fronte Civile – Stay Angri”.
“Rete Ferroviaria Italiana ha fatto la sua parte completando il progetto di fattibilità e trasmettendolo agli enti locali, ma dal Comune di Angri registriamo solo silenzi. Il fatto che l’amministrazione non abbia nemmeno partecipato all’ultimo tavolo tecnico è un segnale grave, che conferma la totale assenza di visione e di volontà operativa. I cittadini meritano rispetto e risposte, non promesse vuote. Questo sottopasso è atteso da anni: non è più tollerabile perdere altro tempo” conclude Lato.
Tuttavia, l’iter sta vivendo una lunga fase di stallo e all’ultimo tavolo tecnico, convocato con i rappresentanti del Comune di Scafati e RFI per affrontare le criticità legate all’abolizione dei passaggi a livello, i rappresentanti del Comune di Angri hanno disertato l’incontro. Un’assenza che ha lasciato perplessi e che certifica, di fatto, lo scarso interesse verso l’opera.
Nel frattempo, i cittadini continuano a convivere con i disagi e la realizzazione del sottopasso rappresenterebbe una svolta per la mobilità e l’accessibilità, ma resta solo un progetto sulla carta, in attesa di una volontà politica che, al momento, sembra mancare.