Dal 12 al 14 giugno i bambini della scuola dell’infanzia del Primo Circolo Didattico “Sant’Alfonso Maria Fusco” hanno vissuto un’esperienza coinvolgente fatta di fantasia, emozione e apprendimento condiviso. Un evento ricco di sorrisi, applausi, musica, travestimenti e riflessioni, che ha unito insegnanti, famiglie e tutta la comunità scolastica in un clima di gioiosa partecipazione.
Tra fantasia, diritti e tradizione
La rassegna si è aperta il 12 giugno con le sezioni Orsetti e Bruchetti, che hanno proposto una rivisitazione divertente e creativa dei celebri personaggi di Guareschi: Don Camillo e Peppone. Il giorno successivo, il 13 giugno è toccato ai Gabbiani che hanno portato sul palco un progetto teatrale dedicato ai diritti dell’infanzia.
Il gran finale si è svolto il 14 giugno con le sezioni Elefantini e Scoiattoli che hanno messo in scena un recital ispirato alla magia di Mary Poppins. Uno spettacolo frizzante e colorato dove la fantasia si è intrecciata con la pedagogia nel pieno rispetto dei tempi e delle sensibilità dei più piccoli.
Storie, gioco e crescita
Ogni rappresentazione ha mescolato racconti, personaggi e riferimenti culturali, dando vita ad un linguaggio narrativo originale capace di colpire per freschezza e immaginazione. Un percorso semplice ma potente pensato per accompagnare i bambini nel loro passaggio alla scuola primaria offrendo loro momenti ricchi di significato ed emozione.
Una scuola che educa con il cuore
I saggi di fine anno sono, come sempre, un’occasione per riflettere sul cammino percorso, ma anche per mostrare quanto sia importante un contesto scolastico che sia accogliente, stimolante e profondamente umano. È questa l’identità della scuola “Fusco”, guidata dalla dirigente Maria Concetta Buongiovanni: un luogo in cui l’educazione si costruisce giorno dopo giorno con cura, dedizione e affetto.
In queste giornate di festa, non si è trattato solo di canti e recite, ma dell’affermazione di una visione di scuola fatta di inclusione, relazione e crescita. Per i bambini, il primo passo da piccoli cittadini consapevoli; per le famiglie, la conferma che l’educazione vera nasce anche – e soprattutto – dal cuore.