La memoria è un ponte tra passato e futuro, un filo che lega le generazioni attraverso il ricordo di chi ci ha preceduto. Con questo spirito nasce Uomini, Soldati, Eroi, Vittime: Angresi di Giuseppe Barbella, un’opera che rende omaggio ai caduti angresi della Prima e della Seconda Guerra Mondiale, affinché le loro storie non vengano dimenticate.
Il volume non è un resoconto storico né una cronaca di battaglie, ma un viaggio nella memoria collettiva. Attraverso le pagine del libro, l’autore dà voce ai nomi incisi sul monumento ai caduti di Piazza Doria, trasformandoli da semplici incisioni su pietra in storie di vita vissuta, di sogni, paure e speranze spezzate dalla guerra.
“Questo libro nasce dal desiderio di far rivivere quelle vite oltre la freddezza della pietra,” spiega Barbella. “Dietro ogni incisione c’è un volto, una famiglia, un futuro negato. Troppo spesso, passando accanto al monumento ai caduti, ci limitiamo a leggere i nomi senza chiederci chi fossero veramente. Con queste pagine voglio restituire loro identità, dignità e umanità.”
Erano figli, padri, mariti, amici, strappati alle loro famiglie, ai loro sogni, alla loro terra. Barbella ricostruisce frammenti di esistenze spezzate dalla guerra, restituendo a questi uomini il posto che meritano nella storia della comunità. Il libro si propone non solo come un tributo ai caduti, ma come un monito per le generazioni future: ricordare significa comprendere, ed è solo attraverso la consapevolezza del passato che possiamo costruire un domani migliore.
Attraverso le loro storie, impariamo a comprendere meglio non solo il passato, ma anche chi siamo oggi. E così, i caduti angresi della Prima e della Seconda Guerra Mondiale tornano a essere ciò che furono: uomini, soldati, eroi, vittime.
Le storie narrate trattano di 36 caduti angresi, tra essi Pasquale Opromolla, Giuseppe Smaldone, Roberto Fontanella e Francesco Pentangelo. Durante la realizzazione del libro, l’autore ha inoltre scoperto errori, inesattezze e mancanze nei nomi incisi sul monumento ai caduti, mettendo in luce la necessità di una memoria più accurata e completa.
L’autore, Giuseppe Barbella, è un ingegnere e divulgatore culturale per passione. Figlio di angresi, è cresciuto tra i cortili, gli oratori e le strade di Angri. Ha trascorso l’infanzia viaggiando per l’Italia al seguito del padre, Primo Maresciallo della Marina Militare.
Questa esperienza gli ha trasmesso il valore della disciplina e un legame speciale con il mare, che, anni dopo, lo ha portato a indossare con orgoglio la divisa della Marina Militare, un’identità che continua a custodire con fierezza. Nel tempo ha saputo unire le sue competenze tecniche alla passione per la comunicazione, costruendo una carriera che coniuga tecnologia, insegnamento e cultura.
Dal 2014 opera nel settore dei Beni Culturali. Ha fatto parte della squadra del Grande Progetto Pompei e oggi lavora nell’area Comunicazione del Parco Archeologico di Pompei. Autore attivo su Wikipedia e iscritto all’Ordine dei Giornalisti, continua a dedicarsi alla promozione culturale con l’intento di preservare il passato e renderlo vivo per le generazioni future.
Con questo libro, Giuseppe Barbella ci invita a fermarci un momento davanti al monumento ai caduti, a leggere quei nomi con occhi diversi e a riscoprire le storie di chi ha camminato per le nostre stesse strade, amato la nostra stessa città e donato la propria vita per un futuro che non ha potuto vedere. Perché il ricordo è il primo passo per non dimenticare.