L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Cosimo Ferraioli ha approvato un aumento della Tari, nonostante il canone riconosciuto all’azienda “Angri Eco Servizi” sia rimasto invariato rispetto agli anni precedenti.
La decisione ha scatenato polemiche tra i cittadini, già provati da una difficile congiuntura economica e le forze di monoranza.
Secondo il consigliere comunale di Fratelli D’Italia, Vincenzo Ferrara, l’aumento della tassa sui rifiuti appare ingiustificato e non correlato a miglioramenti del servizio offerto.
“Ebbene, come possiamo chiedere ai cittadini di essere responsabili rispetto al pagamento dell’obbligazione tributaria (TARI), che finanzia per intero il costo del servizio, se questa è calcolata sulla base dei 6600000,00 € previsti dal PEF approvato a Giugno, mentre oggi si scopre che da contratto continuiamo a riconoscere all’Azienda Speciale Angri Eco Servizi la somma di € 5600000,00? Avrebbero quindi potuto tenere basse le tariffe, piuttosto che aumentarle! È evidente che oltre ad essere una questione di diritto, perché, come ho ribadito in consiglio comunale – sottolinea Vincenzo Ferrara – si sta agendo in violazione della legge, credo che sia anche una questione di ingiustizia sociale, perché si finisce, volutamente, per aumentare almeno formalmente i costi (basta vedere il disallineamento tra il costo dichiarato nel PEF e quanto effettivamente riconosciamo all’AES), con la conseguenza di calcolare bollette più salate (vi sarete accorti che da Giugno la TARI è aumentata nell’ordine del 10/15 %) e penalizzare la parte più responsabile della cittadinanza, che annualmente paga e che in questo modo deve subire anche le conseguenze di chi invece cronicamente non paga. Eppure, nell’impreparazione ed il silenzio delle massime cariche di questa Amministrazione, il provvedimento è stato approvato”, conclude l’esponente di Fratelli d’Italia.
Resta alta la tensione, mentre cresce il malcontento tra gli angresi, che chiedono maggiore trasparenza e tutela economica.