Finisce un anno avaro di soddisfazioni per l’Angri che chiude il cammino in serie D con un bilancio poco positivo in termini di affermazioni. L’anno solare è andato in archivio con una pesante sconfitta maturata con il Costa d’Amalfi ma la debacle con i costieri rappresenta solamente la punta dell’iceberg di un cammino che da gennaio a dicembre ha regalato solamente sette vittorie al sodalizio del cavallino.
Quattro i successi ottenuti nel passato campionato (Casarano, Fasano, Paganese e Barletta) tre quelli registrati nel campionato in corso che vede i grigiorossi con una sola lunghezza di vantaggio sulla zona retrocessione.
Numeri che traducono le carenze tecniche che dal passato campionato si stanno trascinando nella stagione in corso nella quale il cavallino è stato capace soltanto tre volte (Francavilla in Sinni, Acerrana e Brindisi) di portare a casa l’intera posta in palio.
L’ultima gioia del popolo grigiorosso risale al 10 novembre scorso con la sofferta vittoria ottenuta contro i pugliesi seguita da situazioni assolutamente paradossali che hanno portato all’immediato esonero del direttore sportivo, Pierangelo Romano, qualche minuto dopo il triplice fischio seguito dal tecnico Scorsini dopo qualche settimana.
Lo “sliding doors” del cavallino ha aperto una lunga crisi tecnica e societaria corredata da “voci” e notizie ufficiali che hanno rimodulato l’intero assetto tecnico e alimentato la confusione che ancora oggi avvolge il club doriano con arrivi e partenze che seguono la cadenza delle stazioni ferroviarie.