Scoppia il caso relativo alla fornitura dei pasti da parte della ditta che si occupa di erogare i pasti per gli alunni delle scuole cittadine. Il gruppo civico di “Progettiamo Angri, composto dai consiglieri comunale Domenico D’Auria, Caterina Barba e Roberta D’Antonio, ha sottolineato i disservizi con cui le famiglie si ritrovano a dover fare i conti.
“La ditta fornitrice del servizio di erogazione dei pasti continua a disattendere quanto descritto nell’offerta tecnica”, si legge nella nota a firma dei tre consiglieri di minoranza che evidenziano la condizione di disagio che vivono gli alunni che usufruiscono del servizio di mensa scolastica. “Nella seduta della commissione garanzia e controllo del 2 luglio il consigliere Domenico D’Auria ancora una volta esponeva alla dr.ssa Nazzaro e l’assessore Falcone i contenuti della richiesta di applicazione dei compiti di alta vigilanza. In quella sede entrambe riferivano che l’ufficio stava procedendo ad effettuare i controlli dovuti. Tale richiesta è stata riproposta dalla Consigliera Caterina Barba la quale ha ricevuto la stessa identità risposta. Nonostante tutto ciò la Ditta fornitrice del servizio di erogazione dei pasti continua a disattendere quanto descritto nell’offerta tecnica”.
La vicenda è destinata a ad avere delle conseguenze considerato anche le rimostranze delle famiglie dei bambini che frequentano le scuole che usufruiscono della refezione scolastica.
“Sono trascorsi appena 10 gg dall’inizio del servizio di refezione scolastica e ancora oggi si registrano gli stessi disservizi che abbiamo segnalato attraverso un’ interrogazione scritta alla quale non abbiamo mai avuto risposta e stessa sorte per la richiesta di applicazione dei compiti di Alta vigilanza circa il contratto di fornitura del servizio – recita la nota di “Progettiamo Angri – in quella richiesta del 23/10/2023 chiedevamo di conoscere i motivi per i quali le pietanze non venivano preparate come descritto dalla pag52 alla 56 dell’offerta tecnica, con particolare riferimento alla preparazione delle creme delle verdure; chiedevamo di verificare se i prodotti elencati a pag 35 corrispondevano ai cosiddetti prodotti a “ chilometro zero “ come descritto a pag. 35; chiedevamo di verificare se i prodotti offerti ed elencati a pag 36 risultassero essere di tipo DOP/ IGP ; di verificare la fornitura di prodotti biologici e confrontarli con le schede tecniche come descritto a pag 37 e 38 ; si richiedeva di verificare e conoscere i motivi per i quali il piano di educazione alimentare ed il progetto “ Agrigiochiamo “ proposto e descritto da pag 40 a pag 47 non erano stati realizzati, si richiedeva di verificare e conoscere i motivi per i quali non venivano forniti posate e bicchieri biodegradabili come offerto a pag. 47 ed infine i motivi per i quali il progetto di erogazione di acqua micro filtrata denominato “ Acqua Bimbo” non veniva erogato.”