La mancata sinergia tra palazzo di città e gli esponenti del commercio locale ha contribuito, negli anni, a creare un distacco evidente e preoccupante tra l’amministrazione comunale cara al sindaco Cosimo Ferraioli e gli esercenti della città finiti a margini dell’attività amministrativa.
Uno scollamento che non è sfuggito alle forze politiche di minoranza e agli stessi negozianti che in diverse occasioni hanno sottolineato l’assenza di una strategia finalizzata a valorizzare il settore locale che ha dovuto fronteggiare anche il mancato riconoscimento di fondi da intercettare attraverso gli strumenti messi a disposizione della Regione Campania.
“L’immobilismo della giunta Ferraioli è sporadicamente interrotto solo da tensioni interne. Un copione che si ripete puntualmente tra velate accuse, infantile litigiosità e interessi personali che non coincidono mai con posizioni politiche che abbiano a cuore un preciso tema chiarito alla città – spiega Gianluigi Esposito del Partito Democratico – assistiamo a polemiche dimissioni di assessori e improvvisi rientri in giunta senza alcuna spiegazione. L’ultimo caso è quello dell’assessore alle politiche sociali e al commercio, Maria D’Aniello, che è tornata in giunta autoincensandosi circa la necessità di non interrompere il suo lavoro. Un lavoro che ha portato la città al collasso. Zero iniziative sul commercio”.