La decisione adottata dalla maggioranza che sostiene il sindaco Cosimo Ferraioli relativa al cambio di destinazione d’uso di alcuni appartamenti da housing sociale ad edilizia di libero mercato ha suscitato forti perplessità nella comunità doriana.
“Una variazione in edilizia di libero mercato comporta, inevitabilmente, un’asta per gli immobili favorendo chi è nelle condizioni di presentare un’offerta economica più alta, rendendo quindi inaccessibile le abitazioni a chi ha un reddito medio-basso – ha evidenziato il consigliere comunale Pasquale Mauri – questa scelta rappresenta una chiara speculazione edilizia a danno di tutti quei cittadini che hanno effettivamente bisogno di un tetto e sono in condizioni di vulnerabilità economica. Spingendo i prezzi al rialzo, non si fa altro che favorire chi può permettersi offerte elevate, piuttosto di garantire l’accesso abitativo a persone, famiglie o anziani con una fascia di reddito medio-bassa”.
Nei mesi passati un’altra scelta del governo guidato da Cosimo Ferraioli aveva generato dubbi rispetto all’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità con il cambio di finalità da destinazione sociale a finalità economica per la loro locazione che aveva lasciato emergere il disappunto di una parte politica e di alcuni gruppi associativi presenti in città. “L’ente comunale, ancora una volta, si pone sullo stesso piano di un’impresa edilizia orientata al profitto e alla monetizzazione, anziché alla giustizia sociale e ai bisogni della comunità di concittadini – chiarisce Mauri – insieme al consigliere Marco De Simone abbiamo denunciato che una proposta del genere rappresenta un passo indietro rispetto all’impegno verso un’accessibilità abitativa. Abbiamo chiesto di mantenere i prezzi fissati dalla Legge Regionale 19/2009, e di stabilire una graduatoria seguendo appositi criteri, così da assegnare i tre alloggi a giovani coppie, famiglie o anziani che ne hanno effettivamente bisogno..È inspiegabile che, sebbene questi alloggi siano stati assegnati al Comune di Angri nel 2022, solo ora ci si attiva, e solo per modificarne la destinazione d’uso. Oltre il danno anche la beffa!”