Le dimissioni del vice sindaco Antonio Mainardi hanno messo in evidenzia la precarietà degli equilibri politici in seno al sodalizio che sostiene il sindaco Cosimo Ferraioli. Le prime avvisaglie sono emerse già nella scorsa estate con rapporti incrinati tra alcune componenti della maggioranza che sostiene il primo cittadino.
Un patto di non belligeranza e relazioni esclusivamente formali hanno tenuto ben al riparo dall’opinione pubblica le tensioni tra sindaco, assessori e consiglieri comunali. Mainardi con la sua decisione ha dato una scossa all’intero ambiente di governo che ora dovrà affrontare quella che ha tutte le credenziali per essere etichettata come una crisi di matrice politica.
Tuttavia, le dimissioni del vice sindaco rappresentano esclusivamente la punta di un icerberg considerato che anche nell’ultima seduta di consiglio comunale la maggioranza si è praticamente spaccata sulla mozione proposta dal gruppo di minoranza “Progettiamo per Angri” in merito alla revoca della delibera del dimensionamento e riorganizzazione della rete scolastica.
I gruppi civici di “Grande Angri” e una parte di “Noi con Cosimo” hanno manifestato il loro dissenso rispetto alla scelta dell’assessore alle politiche scolastiche, Giusy D’Antuono, di portare avanti la programmazione votata dalla giunta.
Un caso politico che ha motivato il sindaco Cosimo Ferraioli ad avviare una serie di confronti tra le differenti anime della maggioranza alla ricerca di un’intesa, raggiunta con fatica, ma esclusivamente finalizzata a tutelare gli equilibri di una maggioranza squarciata che vede da una parte i consiglieri legati alla lista del sindaco e dall’altra i restanti esponenti dei gruppi civici.