L’Angri esce tra i fischi del “Novi” annichilita da una Gelbison che ha trovato terreno fertile e piazzato un poker di reti che entrano nella storia del calcio colorato di grigiorosso. Per trovare una sconfitta di tale portata bisogna ripercorrere la storia del cavallino andando alla ricerca di un tonfo che non ha eguali in serie D per quanto concerne gli ultimi trent’anni di attività calcistica nella città di Angri.
C’è poco da dire, ancora meno da scrivere, per raccontare una disfatta nei numeri ma anche nella prestazione!
Angri ha una storia segnata dal calcio dilettantistico! E’ pur vero che non ci siamo mai affacciati al professionismo ma coltiviamo ugualmente un briciolo di conoscenza della materia più opinabile al mondo.
Una sconfitta ci può stare, fa parte del gioco e da queste parti la sofferenza sportiva è geneticamente riscontrabile con dieci, cento, mille amarezze che hanno contrassegnato il lungo percorso del cavallino ma occorre equilibrio, rispetto e la giusta dose di umiltà!
ANGRI: Scarpato, Cordato (61’ Tipaldi), Picascia, D’Orsi, Longo (81’ Mansour), Herrera (51’ Celiento), Marasco, Kljajic, Giorgio, De Marco (73’ Palmieri), Fabiano (84’ Cardore). A disposizione: Palladino, Mane, Di Mauro, Sabatino. All. Liquidato
GELBISON: Milan, Casiello, Manzo, Russo, Barone (73’ Bubas), Camilleri, Lollo, Croce, Tazza, De Pasquale, Muratori (46’ Ferrante). A disposizione: Cirillo, Cellamare, Tumminelli, Mettivier, Sall, Coppola, Prinari. All. Monticciolo
MARCATORI: 30’ Barone (G), 35’ Giorgio (A), 47’ Lollo (G), 71’ e 90’ Croce (G).
AMMONITI: Picascia (A), Bubas (G)
RECUPERO: 2’pt, 2’ st. ANGOLI: 8-4