Il Comune di Angri è risultato assegnatario di un contributo di un milione e trecentomila euro per l’attuazione del progetto finalizzato alla “sistemazione idraulico forestale del torrente Sant’Alfonso”.
I fondi arrivano dal Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, nello ambito dello strumento del “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, M2C4 – Investimento 2.2 – “finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU”. Il progetto che interessa il territorio comunale è stato presentato attraverso il lavoro redatto dall’unità operativa complessa “lavori pubblici, ambiente e patrimonio”, coordinata da Giovanni Losco.
Il finanziamento si inserisce nell’ambito del decreto di assegnazione di contributi a favore di interventi riferiti di opere pubbliche e messa in sicurezza degli edifici e del territorio curato dal dipartimento per gli affari interni e territoriali del Viminale.
La situazione sul territorio comunale resta critica con problemi che non sono stati ancora risolti proprio lungo l’alveo Sant’Alfonso che presenta un’interruzione “scellerata” attuata nel dopoguerra nell’ambito della nota urbanizzazione selvaggia.
Il progetto di fattibilità si inquadra in un processo di ricognizione e verifiche avviato già nei mesi passati dall’ex assessore all’ambiente Maria Immacolata D’Aniello finalizzato a mettere in sicurezza l’alveo Sant’Alfonso che dalla zona pedemontana trova sbocco in una zona a ridosso del centro cittadino.
Nel novembre del 2017 le pessime condizioni strutturali e l’assenza di manutenzione si rivelarono devastanti per la comunità angrese costretta a fare i conti con un alluvione nel corso del quale l’alveo venne invaso da acqua, fango e detriti lapidei.
Una circostanza che provocò danni al centro abitato della città doriana e motivò il governo cittadino a stipulare un accordo di programma con il Consorzio di bonifica per la progettazione di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico dando assoluta priorità alla sistemazione e ripristino funzionale dell’alveo.
L’amministrazione comunale preoccupata dalla particolare condizione critica che interessa l’area della zona pedemontana tiene alta la soglia di attenzione incalzando il Consorzio di bonifica in merito agli interventi per garantire la sicurezza dell’area.