“Fino all’ultima goccia”. L’evento incentrato sulla visione del docufilm che ha interessato il fiume Sarno è stato al centro dell’evento organizzato dal gruppo “Free Angri”.
Una serata di condivisione e di testimonianze di chi porta avanti la battaglia contro l’inquinamento del corso d’acqua che attraversa tanti comuni dell’agro nocerino sarnese. Associazioni e tanti cittadini hanno preso parte alla serata nella Casa del Cittadino e prima della proiezione del documentario di Ewa Ewart prodotto dalla Warner Bros sono stati rilevanti i passaggi di chi vive i disagi provocati dagli allagamenti del fiume Sarno.
“Siamo dimenticati dalle istituzioni e viviamo ogni giorno con l’angoscia di poter perdere tutto quello che abbiamo costruito, dalle abitazioni al lavoro nei campi, tutto può essere vanificato da poche ore di pioggia e questo tra l’indifferenza delle istituzioni”, ha dichiarato Antonietta La Storia che attraverso le slide ha documentato tutti i danni originati dagli allagamenti ma anche le criticità strutturali che interessano l’Alveo nocerino e il Rio Sguazzatorio.
“A parole non è possibile spiegare quello che viviamo – ha raccontato tra le lacrime la residente – l’acqua putrida invade le nostre case e in piena notte bisogna correre ai ripari con tutto ciò che può arrestare la furia delle acque”.
Un programma dettagliato delle insidie generate dal fiume Sarno è stato illustrato dai rappresentati di LegAmbiente che hanno elencato tutti i passaggi consumati con le istituzioni per cercare di smuovere la componente politica rispetto ai problemi del corso d’acqua più inquinato d’Europa.
“Abbiamo sotto i nostri occhi una sorgente di morte che attraversa le nostre città e fino a qualche anno fa nessuno conosceva la drammaticità degli effetti del fiume Sarno – spiegano gli associati di Contro Corrente – adesso grazie alle battaglie condotte la gente ha finalmente la percezione del grave pericolo che viviamo ogni giorno. Il nostro sogno è di rivedere quel fiume Sarno che i nostri nonni ci raccontavano, ovvero un luogo dove pescare e farsi il bagno, al momento, appare complesso ma non è un’utopia”.
Significativo l’intervento del sindaco di Bacoli, Josi Della Ragione, che ha evidenziato come occasioni simili possano contribuire a seminare nelle coscienze dei cittadini quella voglia di appropriarsi degli spazi e dell’ambiente.
“Sono battaglie che vanno condotte, non importa essere in migliaia ma occorre cominciare – ha dichiarato il primo cittadino bacolese – a Bacoli quando abbiamo iniziato la battaglia per la riqualificazione dei siti archeologici eravamo in sette, oggi amministriamo e abbiamo ridato luce al territorio!”.