L’incremento della quota relativa alla Tari ha suscitato la presa di posizione dei gruppi politici di Fratelli d’Italia e del Partito Democratico. Nonostante posizioni politiche agli antipodi le due compagini cittadine hanno manifestato la propria disapprovazione rispetto alla linea politica adottata dal governo del sindaco Cosimo Ferraioli. L’aumento dei costi si contrappone alla diminuzione della percentuale di raccolta differenziata che da alcuni mesi ha palesato un calo significativo che potrebbe amplificarsi in seguito alla decisioni dell’assessore all’ambiente Ciro Calabrese di far rimuovere i cassonetti della frazione indifferenziata dal territorio comunale.
A fare da schermo alla maggioranza di governo è la consigliera Anna Parlato, appartenente al gruppo consiliare della civica “Grande Angri”.
“Premesso che ad Angri c’è stato un modesto scostamento della tariffa rispetto agli anni pregressi, il motivo principale per cui la TARI ha subito un lieve aumento è senz’altro l’aumento dei costi di gestione dei rifiuti (costi associati alla raccolta, allo smaltimento e al riciclaggio dei rifiuti) – spiega Parlato – questo è dovuto sia alla carenza di impianti finali che non permette un reale regime di concorrenza, sia ad altri fattori, come l’aumento dei costi energetici o l’adeguamento alle normative ambientali più stringenti”. Sulle modalità di raccolta e sul miglioramento del servizio sono state focalizzate le attenzioni della critica da parte di Fratelli d’Italia e del Partito Democratico.
“Si può cercare di contenere tale aumento, principalmente investendo in infrastrutture e servizi sia per migliorare la gestione dei rifiuti e promuovere il riciclaggio, sia per il recupero dell’evasione tributaria – afferma la consigliera di maggioranza Anna Parlato – proprio in tal senso l’Amministrazione comunale ha fortemente voluto ed ottenuto il finanziamento PNRR che ci permetterà di sviluppare modelli di raccolta differenziata basati sulla digitalizzazione, capace di incidere sia sull’incremento percentuale di raccolta differenziata, sia sul tracciamento dei rifiuti conferiti da ogni singola utenza al fine di ripartire il costo del servizio rifiuti tra i cittadini in modo tale per cui chi contribuisce maggiormente alla produzione dei rifiuti è anche chiamato a contribuire in misura maggiore, in termini economici, al costo del loro smaltimento”.