Il Comune di Angri ha dovuto provvedere al rinnovo della registrazione dei contratti per quanto concerne gli alloggi che ricadono nella categoria di edilizia residenziale popolare.
Un percorso imposto dalla norme che impongono all’Ente di via Crocifisso di dover aggiornare e rinnovare i contratti che regolano il rapporto tra il Comune e gli assegnatari degli immobili.
Un costo che si ripercuote sulle casse comunale e che obbliga un recupero delle somme sostenute attraverso l’applicazione di canoni a carico dei cittadini che occupano le case. L’ammontare medio delle spese sostenute dal Comune è stato calcolato in media intorno ai 120,00 euro per ogni contratto registrato.
La legge impone che l’Ente deve perseguire i fini retti dai principi di economicità, di efficacia, di imparzialità e di trasparenza e pertanto, procedere al recupero delle somme versate. Il costo da addebitare ai cittadini per la registrazione del contratto sarà calcolato in base alla situazione ISEE del nucleo familiare assegnatario dell’alloggio +75% dell’aggiornamento Istat dei prezzi del consumatore cui va aggiunto un +10% per le opere di manutenzione ordinaria a carico del Comune più 2,50 euro per le spese di rinnovo della registrazione del contratto.
L’amministrazione comunale da qualche mese sta indirizzando le proprie attenzioni per portare a compimento le procedure per attuare un censimento tra gli affidatari degli alloggi popolari. In pratica l’Ente comunale intende provvedere alla verifica materiale dei requisiti di permanenza nell’alloggio di edilizia sociale di proprietà comunale assegnato nonché la rideterminazione del canone in base al reddito complessivo del nucleo familiare dell’anno 2021 come prevede la normativa vigente.
Gli assegnatari degli alloggi popolari hanno ricevuto una lettera informativa da parte del Comune di Angri relativa al primo censimento e successivamente saranno contattati per fornire tutti i dati in un programmato incontro presso l’ufficio casa dell’Ente di via Crocifisso.
“Si tratta di una procedura che come amministrazione comunale abbiamo inteso attuare per avviare un censimento finalizzato a verificare i requisiti che consentono ai cittadini assegnatari di poter disporre degli alloggi e dei canoni in relazione al reddito”, ha spiegato l’assessore al patrimonio Maria Immacolata D’Aniello.