“Storie delle camorre” è un percorso tracciato da Isaia Sales nella ricostruzione dei fenomeni delinquenziali che dalla dorsale Napoli-Salerno si sono spinti fino all’America con personaggi come l’angrese Al Capone che è riuscito a ritagliarsi un ruolo di primo piano nella criminalità americana.
Lo storico paganese ha preso parte alla rassegna letteraria “Angri che legge”, ricostruendo il fenomeno sociale legato alla camorra che in determinate circostanze approfitta del vuoto lasciato dallo Stato per creare un ordinamento alternativo.
“La camorra non vede lo Stato come un nemico da affrontare – ha spiegato il professore Sales – ma intraprende azioni criminali quando si sentono perseguitati da componenti dello Stato e della magistratura che rischiano di mettere in pericolo gli interessi malavitosi. E’ provato che la camorra, la mafia, in diversi periodi storici sono diventati costola del potere di governo per garantire gli equilibri ed evitare tumulti in alcuni zone del nostro paese”.
Sales, incalzato dalle domande degli intervenuti, ha focalizzato l’attenzione anche sul ruolo che deve adottare la scuola per evitare che i ragazzi cedano facilmente alle lusinghe della malavita.
“La scuola deve riappropriarsi del suo ruolo ma attraverso il lavoro degli insegnanti che devono essere bravi ad affascinare gli studenti – chiosa Isaia Sales – oggi in alcune aree di Napoli c’è un forte dispersione scolastica ma non c’è nessuna istituzione che si preoccupa di andare a prendere questi ragazzi!”.