Sono rimaste chiuse nella giornata di ieri le porte dell’asilo comunale “Il Nido di Sara” in via Baden Powell! I bambini che frequentano la struttura sono rimasti a casa in seguito ai problemi legati all’erogazione dell’energia elettrica.
Le motivazioni sono addebitabili a problemi di carattere burocratico legati al rapporto tra l’Ente comunale e il gestore con il quale in passato è stato stipulato l’accordo contrattuale. Tuttavia, secondo quanto emerge, alla base ci sarebbe una mancata corresponsione dei canoni e dei consumi legati a fatturazioni degli anni passati che avrebbero generato la singolare decisione che ha portato alla sospensione del servizio.
Criticità che dovrebbe rientrare già nelle prossime ore con i funzionari del Comune di Angri che si sono attivati per evitare che l’asilo potesse vivere una nuova fase di chiusura come avvenuto, per altre motivazioni, negli anni scorsi.
“In riferimento alla chiusura del “Nido di Sara” della giornata odierna tengo a precisare che la stessa è dovuta al ripristino di tutte le condizioni atte a garantire un servizio adeguato ai minori che lo frequentano – tranquillizza l’assessore alle politiche sociali Maria D’Aniello. E’ noto alle mamme che la struttura che ospita il nido è stata interessata negli ultimi giorni, da problemi riguardanti la fornitura di energia elettrica, problemi di carattere puramente burocratico che grazie agli sforzi messi in campo dalla cooperativa che gestisce il servizio nonchè grazie al diretto e costante interessamento dal Comune di Angri, siamo riusciti a risolvere. Oggi il gestore ENEL ci ha comunicato che dovrebbe provvedere alla risoluzione definitiva di tali problemi e dunque, attendendo una visita dei tecnici incaricati a provvedere alle attività di ripristino dovute, era poco opportuno oltre che poco sicuro lasciare che gli utenti frequentassero la struttura”.
Il lavoro in sinergia tra gli uffici comunali e la cooperativa che coordina le attività de “Il Nido di Sara” hanno consentito di attivare le procedure essenziali per evitare che la chiusura della struttura possa prolungarsi anche nei prossimi giorni.
E’, intanto, resta ancora in balia dell’incertezza l’apertura dell’altra struttura, “Giovanni Paolo II” collocato all’interno del plesso scolastico del II circolo didattico. L’azienda consortile, “Comunità Sensibile” ha pubblicato la manifestazione d’interesse ma sui tempi di ripresa delle attività, fermi dalla scorsa estate, resta un clamoroso punto interrogativo.