E’ corsa contro il tempo per esaminare e affidare il servizio per la gestione della mensa e del trasporto pubblico. L’amministrazione comunale deve rinnovare le assegnazioni e attraverso un bando pubblico ha avviato le procedure per l’affidamento dei servizi rivolti alla comunità scolastica e alle famiglie.
L’appalto ha per oggetto il servizio trasporto alunni delle scuole medie ed elementari del Comune di Angri. Il servizio ha lo scopo di collegare le zone periferiche a valle e a monte del comune di Angri con gli istituti scolastici di competenza.
La durata dell’appalto si estenderà fino al mese di giugno 2023 seguendo il calendario scolastico ministeriale, e comunque fino a conclusione dell’anno scolastico. Per quanto concerne, invece, il servizio dei refezione scolastica la durata si espande ai tre anni con importo annuo presunto della gara è stabilito presuntivamente in euro 604.569,60 oltre Iva al 4% per ogni anno di durata del contratto.
Il numero di utenti complessivo del servizio mensa ammonta, in maniera stimata, a circa n. 800 unità. Le attenzioni dei genitori sono focalizzate sulle iniziative, e sui tempi di avvio del servizio, che l’amministrazione comunale, coordinata dal sindaco Cosimo Ferraioli, intenderà adottare.
Il tempo scorre, il suono della campanella si avvicina unendo alle solite criticità anche le problematiche legate a questa tipologia di servizio. Le mancate risposte hanno originato una polemica di diversi genitori che hanno accusato di immobilismo il primo cittadino Cosimo Ferraioli.
Le tariffe sono state aggiornate secondo i parametri relativi all’anno in corso e sono calcolate in base al valore Isee delle famiglie che intendono avvalersi dei servizi a domanda individuale che prevedono la compartecipazione dei cittadini alle spese sostenute dall’Ente comunale per garantire il servizio.
Le tariffe variano e sono elencate in tre tipologie per quanto concerne il trasporto: 25 euro mensili per i richiedenti che hanno un valore Isee fino a 5.164 euro; 35 euro per la seconda fascia fino ai 10.329 euro e infine la quota massima di 50 euro al mese per chi supera il valore di 10.329 euro.
Rispetto alle tariffe applicate negli anni passati si registra un sostanziale incremento dei costi considerato che la tariffa meno cara era equivalente a 15 euro. Diminuito drasticamente anche il numero di utenti passato dai trecento di due anni fa a duecento come appositamente computato dal settore “servizi sociali e scolastici”, coordinato da Emilio D’Antuono.