Approvate le nuove tariffe relative al servizio di mensa e trasporto scolastico dall’esecutivo capeggiato dal sindaco Cosimo Ferraioli. Le tariffe sono state aggiornate secondo i parametri relativi all’anno in corso e sono calcolate in base al valore Isee delle famiglie che intendono avvalersi dei servizi a domanda individuale che prevedono la compartecipazione dei cittadini alle spese sostenute dall’Ente comunale per garantire il servizio.
La tariffe variano e sono elencate in tre tipologie: 25 euro mensili per i richiedenti che hanno un valore Isee fino a 5.164 euro; 35 euro per la seconda fascia fino ai 10.329 euro e infine la quota massima di 50 euro al mese per chi supera il valore di 10.329 euro.
Nelle scorse settimane il Comune di Angri ha avviato una manifestazione di interesse orientata a ricevere le istanze dei cittadini che intendono avvalersi del servizio e dalla ricognizione i costi sono stati calcolati su un numero di duecento alunni distribuiti tra scuole elementari e medie. Rispetto alle tariffe applicate negli anni passati si registra un sostanziale incremento dei costi considerato che la tariffa meno cara era equivalente a 15 euro.
Diminuito drasticamente anche il numero di utenti che è passati dai trecento di due anni fa a duecento come appositamente computato dal settore “servizi sociali e scolastici”, coordinato da Emilio D’Antuono.
Medesimo discorso riguarda il servizio di refezione scolastica che secondo le stime e la media storica dei dati raccolti sarà rivolto ad 800 bambini con tariffe che saranno strutturate in base al valore Isee.
Il pasto avrà il costo di due euro per la prima fascia che rientra nel valore di Isee fino a 5.164 euro, tre euro per quanti non superano l’asticella dei 10.329 euro e quattro euro per chi supera la quota massima dei diecimila euro. Inoltre, prevista una tariffa di 4.20 per i bambini che pur frequentando le scuole della città non risultano essere residenti sul territorio doriano.
Il Comune di Angri per assicurare i servizi a domanda individuale si avvale dell’operato di cooperative e società esterne valutate attraverso le offerte raccolte attraverso il Mepa e le gare d’appalto indette dalla macchina amministrativa di palazzo di città.
I settori scolastici sono stati al centro di contrapposizione politiche anche in seguito ai ritardi fatti registrare nel riconoscimento della retribuzione alle società esterne.