Angri si è svegliata con i suoni della manifestazione indetta dal “Comitato salute e sicurezza” dei residenti della località Avagliana che si sono radunati presso la piazzetta nella zona a valle della Statale 18 prima di dirigersi verso il centro cittadino.
Oltre un centinaio di persone hanno manifestato in maniera pacifica nel tentativo di sensibilizzare l’intera comunità rispetto a problematiche che investono la zona della Avagliana ma che in alcuni casi si estendono anche ad altre aree del territorio.
Il problema degli allagamenti interessa tutta l’area che si estende lungo l’asse della strada provinciale 185 che parte dalla statale 18 e arriva fino ai confini con il territorio di San Marzano sul Sarno.
Tuttavia, il problema dello straripamento dei corsi d’acqua non è l’unico sul quale i residenti hanno posto l’attenzione esortando le istituzioni ad alzare la soglia dei controlli per quanto riguarda la sicurezza con numerosi episodi di furti e rapine che hanno interessato tante abitazioni lungo via Orta Longa e in località Avagliana.
“Manifestazione importante e dal grande significato simbolico e pratico quella di stamattina, partiti alle nove dall’Avagliana abbiamo fatto il giro dell’intera Periferia Nord, per poi andare dritti al centro cittadino e infine a Palazzo di Città, dove abbiamo depositato gli striscioni utilizzato per la protesta alle cancellate dello stesso stabile con un trattore a fare da capofila e circa venti vetture al seguito, tra motorini, macchine, monopattini e biciclette, abbiamo agito in modo diretto contro chiunque ha una parte di responsabilità verso tutti i disagi che stanno accadendo sversamenti illeciti, allagamenti e malagestione degli interventi di pulizia dell’alveo fluviale ci hanno letteralmente esasperato, era ora di farci sentire in modo più significativo e lo abbiamo fatto – a parlare è Salvatore Costantini, uno degli organizzatori, che continua – non abbiamo più tempo, la situazione è al limite della sopportazione, e non credo che si debba aspettare sempre che accada qualcosa per protestare. Era il momento di farlo in tempi non sospetti, per essere pronti quando sarà il momento”.
La sopportazione dei residenti è al limite dopo le gravi perdite di raccolti e i danni alle case. “Abito a Via Orta Loreto da quando sono nato, mio padre è allettato completamente paralizzato da anni ormai, e ogni volta che ci allaghiamo penso a quanto sarebbe difficile, per non dire impossibile, prestargli le repentine cure – spiega Gerardo Amato – spesso devo salvare il lavoro e i miei 2 figli, entrambi studenti, saltano puntualmente diverse settimane di scuola, a causa degli allagamenti”. Sulla manifestazione è alquanto chiaro l’obiettivo degli organizzatori.
“Era tempo di agire, nel rispetto dei luoghi e di noi stessi, affinché si smuova qualcosa. Non ci limiteremo solo alla città di Angri, ma faremo tappa anche negli altri Comuni interessati: San Marzano in primis, per poi passare per Sant’Egidio e Scafati – chiosa Antonio Rega – Siamo un Comitato intercomunale, composto da cittadini di diverse residenze, non abbiamo cartelli politici nè partitici e siamo stufi di essere presi per i fondelli ad ogni tornata elettorale”.