Ennesimo incendio di materiale plastico e non solo avvenuto nell’area dell’ex scalo merci di corso Vittorio Emanuele. Una coltre di fumo ha coperto le abitazioni nell’area circostante con i residenti costretti a barricarsi in casa per il fumo nero che ha invaso l’intera zona. L’intervento dei Vigili del Fuoco ha evitato che l’incendio si propagasse considerato anche la folta vegetazione presente nello scalo ferroviario.
Sono diversi anni che nella parte retrostante, l’accesso è delimitato da strutture di cemento, è abbandonata al proprio destino e registra ancora la presenza di materiale lasciato dalle ditte che nel tempo hanno operato per i lavori del Rio Sguazzatoio e per altri interventi.
“Angri: la nuova Terra dei Fuochi? Si interroga il gruppo di “Fronte Civile – Stay Angri” – stesso luogo ma a distanza di due anni nell’ex scalo Rfi si consumano ancora una volta roghi di materiali di ogni genere. Un nuovo attentato alla nostra Salute che non desta l’attenzione delle istituzioni e nè del Sindaco troppo intento ad organizzare un concerto non finanziato dall’amministrazione. Tralasciando l’ultimo punto, siamo ancora una volta qui a segnalare la recidività di loschi individui che stanno distruggendo la nostra Terra. I deterrenti bastano per fare notizia ma non garantisco soluzioni definitive. Noi siamo sempre disponibili a proporre soluzioni ed a metterci tutte le forze per attuarle”.
L’Ente comunale negli anni passati ha già provveduto alla rimozione di oltre cinquanta tonnellate di rifiuti attraverso l’operato dell’azienda comunale “Angri Eco Servizi” in seguito ad un sopralluogo verificò la presenza di disparati materiali con tre distinti cumuli contenenti materiale plastico, ramaglie, sfalci e materiale inerte.
“Si potrebbero dire tante parole in merito all’ennesimo episodio che riguarda quest’area – spiega Gerardo Fontanella residente in zona – registriamo ancora una volta delle problematiche sulle quali potremmo stare a discutere per lungo tempo conta, invece, trovare soluzioni e compiere azioni concrete per evitare il ripetersi di tali, incresciose, situazioni”.