La Prefettura di Salerno ha dato il via libera alla proposta dell’amministrazione comunale di dedicare una strada a don Giuseppe Diana. L’organo territoriale del governo ha inviato una nota al Comune di Angri con la quale fornisce il placet per consentire all’amministrazione comunale di procedere nell’iter procedurale che permetterà alla città doriana di riservare una strada del “Quartiere Alfano” al sacerdote assassinato dalla camorra.
La commissione toponomastica si è espressa, nei mesi passati, in merito all’intitolazione di una strada a don Peppe Diana accogliendo la proposta presentata dai tre gruppi scout di Angri, delle Associazioni “Libera” e “Legambiente”, e dalle parrocchie Santa Maria di Costantinopoli e Santa Maria delle Grazie.
La proposta di intitolazione di una strada a Don Peppe Diana risale al 2019, pandemia ed elezioni hanno fatto slittare tutto. Don Peppe, simbolo di legalità, è il sacerdote che invitava i giovani alla partecipazione attiva al dialogo culturale, politico e civile della vita comunale e che, allo stesso modo, invitava i camorristi a non inquinare e affossare il paese.
La strada che porterà il nome di don Giuseppe Diana è stata individuata nella via di collegamento che unisce viale Europa con via Leonardo Da Vinci, strada adiacente alla chiesa di santa Maria delle Grazie.
L’amministrazione comunale ha accolto l’istanza presentata da associazioni e parrocchie caldeggiando l’iniziativa. “ L’intitolazione di una strada a Don Peppe nella nostra città è un’ occasione per tenere vivo il ricordo di chi, per amore del suo popolo, non ha taciuto difronte alle ingiustizie, ed è diventato simbolo di riscatto e rinascita – conclude il consigliere provinciale Giuseppe Del Sorbo – dopo il parere favorevole della commissione si procederà con una delibera di giunta. Sarà poi la Prefettura a dare l’ok definitivo. Continuerà il lavoro della commissione, presto discuteremo anche del cambio del toponimo di via Canonico Fusco in via Sant’Alfonso Maria Fusco e delle strade della città che ancora non hanno un nome”.