Aveva più volte notato lo stato di abbandono di un fondo agricolo in via Campia e dopo aver verificato che i terreni fossero realmente lasciati all’incuria con la crescita delle erbacce, un cittadino angrese ha pensato bene di ripulire i terreni e di coltivare i campi, in maniera indisturbata, per ben due anni.
Un’azione che in effetti avrebbe potuto anche essere etichettata lodevole considerato che un fondo agricolo lasciato al suo destino si fosse trasformato in una coltivazione di broccoli. Tuttavia, l’iniziativa del cittadino è finita nella rete dei controlli della Polizia Locale e dell’ufficio tecnico del Comune di Angri poiché il terreno abbandonato è risultato essere di proprietà dell’Ente di via Crocifisso.
Il controllo, effettuato negli ultimi giorni del 2021, ha fatto emergere che l’area ricadente sotto la proprietà del Comune ospitava, oltre ad una coltivazione di verdura, anche alcuni manufatti realizzati senza alcuna autorizzazione.
“Avendo visto un fondo agricolo abbandonato mi sono portato dentro e l’ho coltivato da circa due anni – ha dichiarato nel verbale il cittadino – però per il manufatto edilizio non sono responsabile, quando ho iniziato una piccola coltivazione di broccoli su questo fondo, il casotto già c’era”.
Il responsabile del procedimento, Giovanni Losco, ha proceduto a formalizzare l’ordinanza con la quale si dispone lo sgombero dell’immobile di proprietà comunale. In caso di mancata ottemperanza si procederà a deferire il cittadino “all’autorità giudiziaria e si procederà a liberare coattivamente il predetto immobile con l’intervento della forza pubblica”, si legge nel testo del provvedimento.
Una situazione singolare e al tempo stesso grottesca che pone interrogativi sui controlli che gli uffici dovrebbero disporre relativamente all’occupazione di immobili di proprietà comunale che per anni non sono soggetti a verifiche al punto da consentire ai cittadini o a gruppi associativi di poter disporre di beni pubblici pur non avendone nessuna legittimità. In passato la medesima situazione ha interessato i beni confiscati alla criminalità organizzata e trasferiti al Comune di Angri.
Molteplici segnalazioni sono giunte all’amministrazione comunale, negli anni della gestione del sindaco Cosimo Ferraioli, relativi all’utilizzo improprio da parte di associazioni di un appartamento ubicato in via Madonna delle Grazie, finito al centro di una controversia tra il responsabile del settore “patrimonio”, Giovanni Losco e un componente politico della maggioranza che sostiene il primo cittadino. (foto dal web)