Sono state assegnate le mansioni agli avvocati che hanno preso parte all’avviso pubblico per il progetto di stage formativo correlato a borse di studio destinate agli avvocati del libero foro presso l’avvocatura civica.
L’avviso pubblico ha originato polemiche nei mesi passati per la partecipazione di familiari dei rappresentanti dell’amministrazione comunale al punto da innescare una controversia politica che si è trascinata per settimane.
Al Comune di Angri sono arrivate dodici istanze di partecipazione con la commissione interna che ha esaminato le domande e provvedere all’assegnazione di punteggi. La relativa graduatoria approvata ha determinato i primi tre classificati che sono risultati essere: William Nocera, Teresa D’Auria e Tommaso D’Avino.
I tre avvocati sono in forza all’ufficio avvocatura dell’Ente di via Crocifisso dallo scorso 7 febbraio con il responsabile dell’unità operativa complessa, Rosaria Violante, che ha proceduto ad assegnare gli ambiti di attività. Il costo delle borse di studio a carico del Comune di Angri sarà di 34.560,00 euro.
I tre legali vantano titoli e una lunga esperienza, superiore ai dieci anni, si occuperanno di diversi settori dell’ufficio legale.
La graduatoria redatta dalla commissione ha estromesso i familiari di esponenti della maggioranza legata al sindaco Cosimo Ferraioli spegnendo, per il momento, i venti di polemica che hanno caratterizzato l’ambiente politico cittadino in seguito alla pubblicazione del bando e alla partecipazione di professionisti legati da rapporti di parentela con esponenti della politica angrese.
Tuttavia, non è la prima volta che l’ufficio avvocatura, in maniera indiretta, diventa oggetto di contrapposizione politiche scaturite anche in occasione della pubblicazione di avviso pubblici per la ricerca di legali.
Negli anni passati anche l’ex commissario straordinario Alessandro Valeri è intervenuto per difendere la scelta di pubblicare una manifestazione di interesse per individuare un legale cassazionista da inserire nell’ufficio del Comune doriano.
All’epoca dei fatti il gruppo cittadino della Lega di Salvini, l’ex assessore Gaetano Mercurio e alcuni legali angresi non lesinarono stoccate al reggente di palazzo di città.
La mole di lavoro dell’ufficio legale è immane e la scoperta di situazioni che giacevano da diversi anni senza che il Comune si costituisse fece suonare il campanello d’allarme.