La macchina comunale è in piena emergenza lavoratori per la carenza di personale acuita dall’emergenza Covid che ha messo fuori gioco altri funzionari e dipendenti del Comune di Angri.
La deficitaria pianta organica dell’Ente presenta vuoti che si trascinano da anni con l’amministrazione comunale incapace di indire bandi di concorso ma persino di attingere alle graduatorie degli altri comuni.
Il risultato che ne consegue è una condizione critica che investe ogni settore dell’Ente con la difficoltà di fronteggiare anche le ordinarie richieste dell’utenza per quanto riguarda certificati dell’anagrafe o una semplice carta d’identità.
Il sindaco Cosimo Ferraioli non si lascia scalfire dal grido d’allarme lanciato, già anni addietro, dalle organizzazioni sindacali e dagli stessi dipendenti comunali che non riescono a smaltire la mole di lavoro accumulata e nemmeno gli attacchi e le critiche quotidiane dei cittadino hanno motivato il governo cittadino a prendere in considerazione la volontà di incrementare la forza lavoro presso gli uffici comunali.
Una scelta che solletica e motiva il primo cittadino ad esternalizzare ai privati i servizi che dovrebbero essere garantiti dalla macchina amministrativa non ultima la gestione delle attività legate al cimitero comunale.
Le difficoltà di garantire i servizi minimi sono amplificate anche dai casi positivi che tengono lontano dagli uffici pubblici diversi dipendenti. Altro nodo da sciogliere resta quello legato alla figura del segretario generale con Pasquale Marrazzo che ha deciso di lasciare il Comune di Angri per andare a dirigere quello di Piano di Sorrento.
Ad oggi, il sindaco Cosimo Ferraioli non ha ancora preso una decisione in merito ma da fonti vicine all’amministrazione comunale trapela la volontà di confermare, part-time e solo per qualche giorno alla settimana, proprio l’ultimo segretario generale.
I rapporti tra lavoratori, sigle sindacali e l’amministrazione comunale non sono idilliaci e il mancato riconoscimento dello stipendio di dicembre e della tredicesima nei tempi stabiliti ha determinato una ulteriore frammentazione tra la componente politica e i dipendenti comunali stanchi di lanciare continui appelli per la condizione di lavoro in cui si ritrovano a dover operare.