La discarica di via Santa Lucia sarà acquisita dal Comune di Angri attraverso l’approvazione di una delibera di consiglio comunale con la quale si procederà all’esproprio retroattivo di un’area utilizzata negli anni ottanta dell’Ente di via Crocifisso.
Nel corso degli anni c’è stata una contesa legale tra i proprietari dell’area adibita a discarica per rifiuti e il Comune doriano culminata con la sentenza inoppugnabile della Corte d’Appello di Napoli che ha condannato l’Ente comunale a rimuovere i rifiuti solidi urbani accumulatisi nel corso degli anni che hanno raggiunto un’altezza di dieci metri e una profondità di cinque metri.
“Un’altra annosa vicenda ereditata dal passato che rischiava di arrecare danni ingenti alle casse comunali – commenta l’assessore al patrimonio Maria Immacolata D’Aniello – l’acquisizione al patrimonio di questo fondo, segna il primo step che vedrà da parte mia, di concerto con l’amministrazione comunale, l’immediata ricerca di nuove fonti di finanziamento anche attraverso il P.N.R.R per bonificare l’area è darle una nuova collocazione”.
Il Comune è stato nella circostanza condannato al ripristino originario del piano campagna colmando la zona scavata per la rimozione con terreno agricolo.
Un’operazione laboriosa quanto costosa che obbligherebbe l’amministrazione comunale a fronteggiare una spesa elevata per le diverse fasi del piano lavoro che prevede tra l’altro la caratterizzazione del materiale depositato da anni.
Il Tar della Campania nel 2018 ha dato ragione alla proprietaria dell’area obbligando l’Ente comunale all’esecuzione del ripristino dello stato dei luoghi. L’esborso quantificato per l’esproprio dell’area è di poco inferiore ai 411mila euro che saranno erogati solo in seguito alla discussione e all’approvazione del civico consesso.