Ad un anno esatto dall’inaugurazione del cantiere nell’ex plesso del I circolo didattico di Corso Italia esplode la rabbia dei residenti per la gestione dei lavori che si trascinano a giorni alterni e con risultati poco concreti.
Il 21 ottobre dell’anno scorso il sindaco Cosimo Ferraioli aveva tagliato il nastro per dare il via alle operazioni che avrebbero dovuto trasformare l’area dell’ex scuola in parcheggio con la realizzazione anche di alcune strutture con destinazione d’uso per il sociale e attività culturali.
In un anno, invece, nulla è stato prodotto facendo deflagrare lo sdegno della gente che risiede nei pressi del centro cittadino che da tempo si imbatte nel degrado più assoluto che ha colpito l’area.
I lavori sono stati bloccati per diversi mesi salvo poi riprendere, a ritmi molto compassati, nelle ultime settimane con tanto di annunci degli esponenti della maggioranza.
“Ci sentiamo presi in giro – spiega Giuseppe giovane residente della zona – i lavori sembrano essere una farsa, i pochi operai lavorano per qualche giorno e poi il nulla, tutto si ferma. E’ come se si volesse semplicemente lanciare fumo negli occhi alla cittadinanza e noi viviamo, invece, ci ritroviamo a dover fare i conti con una situazione di degrado che genera il proliferare di insetti, ratti e quanto altro!”.
Un anno è trascorso tra proclami e inutili attese con lavori a ritmo ondivago che nel tempo hanno prodotto poco. “Un anno inutile in cui si è consumata una grande beffa ai danni della comunità angrese – tuona Eugenio Lato del “Fronte Civile” – l’anno scorso c’è stata una manifestazione in pompa magna per celebrare l’inizio di lavori mai cominciati come nello stile di questa amministrazione presa dalla “annuncite” ma poi nei fatti nulla si concretizza in favore della popolazione”.
Il progetto per la realizzazione dei parcheggi è figlio di un progetto di finanza tra il Comune di Angri e la società Co.Ge.Ca. legata alla famiglia Gallo che ha ottenuto la gestione dei parcheggi attraverso la società “Angri Park” per i prossimi diciannove anni sul territorio comunale. “Ancora una volta i nostro governanti hanno anteposto l’interesse del privato rispetto alle esigenze della collettività – spiega Lato – non è possibile che da qualche anno tutto viene privatizzato da questa amministrazione che si nasconde dietro l’incapacità di gestire strutture e progetti”.
La zona è stata cantierizzata nel maggio del 2019 con le prime attività lavorative che hanno interessato l’abbattimento degli alberi e la rimozione di porte e finestre in alcuni padiglioni prima che il tutto fosse fermato.