Resta un’opera incompiuta il polo del tennis nell’area di Fondo Caiazzo. I lavori che dovrebbero essere garantiti dal privato che si è visto assegnare anni addietro un lotto della vasta area adiacente allo stadio “Novi” proseguono a ritmo compassato al punto da accumulare un ritardo sulla conclusione che ha sforato i tempi previsti dagli accordi.
Un immobilismo che si è provato a limitare anche attraverso la compartecipazione di altri privati per una modifica all’assetto della struttura che avrebbe finanche potuto ospitare dei campi di padel.
L’intesa non è stata raggiunta tra le parti in causa ma ora il polo del tennis rischia di diventare il simbolo del fallimento dei progetti di finanza che tanto stanno a cuore al sindaco Cosimo Ferraioli che ha voluto fortemente, nel corso della sua prima amministrazione, la realizzazione di un’area destinata al tennis.
La tensostruttura realizzata qualche anno fa sta cadendo sotto i colpi del vento provocando notevoli danni e allo stesso tempo mettendo a rischio l’incolumità di passanti e automobilisti che attraversano l’area che un tempo ospitava i prefabbricati post terremoto del 1980.
L’innovativo circolo del tennis angrese avrebbe dovuto vedere ultimati i lavori già da qualche anno ma una serie di problematiche hanno frenato l’investimento del privato.
La risultante è sotto gli occhi della comunità doriana che si ritrova a dover fare i conti con una zona già degradata che ha inghiottito anche le speranze dei residenti che speravano in una riqualificazione dell’area attraverso la costruzione di un’impiantistica sportiva che oltre al campo da tennis avrebbe previsto anche la realizzazione di altri spazi da destinare alla popolazione.
Il feeling tra pubblico e privato non sta sortendo gli effetti sperati per il primo cittadino Cosimo Ferraioli che dopo una lunga serie di assegnazioni ai privati oggi si ritrova a dover fare i conti con un’opera incompiuta nella zona a ridosso del centro cittadino.
Difficile ipotizzare gli scenari futuri e con quale tipo di intervento l’amministrazione comunale possa intervenire sul privato.
Una vicenda che si aggiunge alla condizione che vive anche il campo di calcio “Cimitero Vecchio”, affidato ad un’associazione locale attraverso un bando pubblicato nel 2008 sotto la gestione commissariale del prefetto Bruno Pezzuto. Dopo una trafila lunga nove anni l’Ente comunale e l’associazione hanno siglato l’accordo nel 2017.
Nei tre successivi anni non si registrano interventi strutturali finalizzati a rivitalizzare un impianto che per decenni ha ospitato le attività del calcio giovanile e della categorie dilettantistiche legate al calcio.
Il progetto di rinnovamento si fondava sul finanziamento attraverso gli strumenti offerti dal governo centrale nell’ambito della riqualificazione di “Sport e Periferia” ma la documentazione presentata è stata ritenuta carente non inserendo nemmeno in lista l’istanza che prevedeva il restyling del campo di “Cimitero Vecchio”.