Il piano triennale delle opere pubbliche approvato dalla giunta comunale sembra assumere la conformazione di un libro dei sogni almeno per quanto concerne la realizzazione di nuove opere.
La politica di privatizzazione adottata da sei anni dal sindaco Cosimo Ferraioli non lascia grandi spazi per interventi che potrebbero cambiare in maniera significativa l’assetto della città o quanto meno una porzione del territorio.
Nel programma redatto dal responsabile dell’unità operativa complessa dei lavori pubblici, Giovanni Losco, figurano opere di manutenzione a strade, impianti, la sistemazione idraulica forestale dei torrenti e gli interventi straordinari presso il Rio Sguazzatoio per il quale i lavori ordinati negli anni passati da Regione Campania e Consorzio di bonifica hanno prodotto ben poco.
La scarna programmazione delle opere pubbliche si presenta con la potenziale realizzazione di interventi che da anni sono inseriti nel piano ma che puntualmente sono disattesi dalle varie amministrazioni che si sono avvicendate alla guida della città doriana.
E’ il caso della palestra di via Stabia, costruita all’interno della scuola media “Don Enrico Smaldone”, che aspetta di essere completata da tempo.
L’amministrazione Ferraioli, sulla scia della politica di privatizzare servizi e strutture comunali, negli anni passati ha pubblicato un bando per procedere all’affidamento della struttura demandando ai futuri concessionari l’onere di farsi carico dei lavori per l’ultimazione dei lavori che richiedono una somma vicino ai 500mila euro.
Investimento che nessuna associazione locale ha inteso portare avanti con il conseguente risultato di registrare la totale indifferenza rispetta al bando pubblicato dall’Ente di via Crocifisso.
La palestra è una sorta di cattedrale nel deserto e il trascorrere degli anni non contribuisce ad alleggerire gli interventi finanziari indispensabili per concludere un’opera ferma da anni. I fondi stanziati nel bilancio comunale per supportare il piano delle opere pubbliche è di quasi 22 milioni di euro per quanto concerne l’anno in corso.
Denaro che in parte è già stato utilizzato per alcuni interventi di routine mentre altri punti inseriti nel piano delle opere pubbliche andranno ad arricchire semplicemente pagine di atti amministrativi per i quali appare utopistica una concreta realizzazione.
L’intervento finanziario più rilevante nella scheda redatta dal dirigente comunale Giovanni Losco, rientrano i lavori di riqualificazione dell’area di Corso Italia con definizione del costo pari a 12milioni di euro.
Un dettaglio non trascurabile è dettato, però, dal fatto che il potenziale restyling sarà a carico di una società privata legata alla famiglia Gallo che attraverso la neonata “Angri Park” andrà a gestire i parcheggi a pagamento sul territorio cittadino per i prossimi diciannove anni.