La mancata firma delle delibere di giunta per la “proposta di approvazione del piano parcheggi” e del “cofinanziamento per il sistema integrato di educazione e istruzione” da parte degli assessori, Pasquale Russo e Maria D’Aniello, legati al gruppo civico “Grande Angri” rischia di acuire la crisi nella compagine guidata dal sindaco Cosimo Ferraioli.
Una scelta che non sembra figlia delle semplici coincidenze, con l’assenza contemporanea dei due rappresentati nell’esecutivo, ma oggetto di una risoluta decisione da parte della formazione guidata dalla famiglia Sorrentino che negli ultimi tempi sembra essere divenuta elemento destabilizzante della maggioranza.
I rapporti tra i gruppi civici non sono assolutamente idilliaci e le beghe intestine sono all’ordine del giorno con accuse, smentite e dichiarazioni diplomatiche finalizzate a preservare la maggioranza da una ulteriore pioggia di critiche da parte dell’opinione pubblica.
Gli screzi e le ripicche tra assessori e consiglieri, a volte anche appartenenti al medesimo gruppo, inficiano sulla tenuta politica ma soprattutto contribuiscono a rallentare la già discutibile azione politica di una compagine che in sei mesi ha prodotto provvedimenti insufficienti oltre a diverbi e contrapposizioni.
Il primo cittadino Cosimo Ferraioli accusa fatica nel trovare gli equilibri e contenere l’impeto di “Grande Angri” che non sembra riuscire a metabolizzare la convivenza con altre compagini. Dalle stesse anime della maggioranza trapelano, a ritmo quotidiano, notizie di dispetti e diverbi finalizzati a bloccare procedimenti o nomine.
Una condizione che difatto finisce per creare disagi alla macchina comunale in balia degli eventi e degli accordi di matrice politica.
Le civiche “Cosimo Ferraioli Sindaco” e “Noi con Cosimo” sono tutt’altro che remissive nei confronti del gruppo della famiglia Sorrentino facendo valere il proprio peso specifico nella coalizione e in giunta comunale.
La convivenza, dopo appena sei mesi di amministrazione della città, appare già al limite tanto da far emergere voci su un potenziale stravolgimento dell’esecutivo e possibili ingressi in maggioranza da parte di esponenti dell’opposizione consiliare pronti a tendere la mano al primo cittadino del Comune di Angri.