Slitta l’avvio dei progetti utili alla collettività che prevedono l’impiego dei cittadini percettori del reddito di cittadinanza.
Sono settantasei le risorse che dovrebbero essere destinate a varie mansioni come previsto dal governo cittadino che stenta a far decollare il progetto. A distanza di due mesi dagli annunci social del primo cittadino Cosimo Ferraioli ancora non si intravedono azioni concrete che possano dare inizio alle attività programmate per i diversi comparti della macchina comunale.
La carenza di dipendenti comunali potrebbe, solo in alcuni casi, essere colmata con l’impiego di una parte dei 76 percettori del reddito di cittadinanza.
Nell’agro nocerino sono già diversi i comuni che usufruiscono dell’azione dei percettori del reddito di cittadinanza, invece, nella città doriana le procedure continuano ad accusare un forte rallentamento dovuto alla mancanza di dipendenti nei diversi uffici ma anche all’azione della impantanata componente politica che stenta a trovare la bussola.
I percettori di reddito in città sono 760 e solo una parte potrà essere impiegata dal Comune nei progetti utili per la collettività svolti in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni. Le attività socialmente utili si possono svolgere per un minimo di otto ore a settimana, fino ad un massimo di sedici ore settimanali.
Il Comune di Angri sarà chiamato a decidere in base alle esigenze concordate con il percettore Rdc che in caso di rifiuto si vedrebbe privato del reddito di cittadinanza.
I funzionari del Comune di Angri avevano già preparato da tempo la documentazione necessaria per avviare il progetto ma le attese prolungate della parte politica hanno procrastinato la partenza.
L’iter, per quanto concerne il comune doriano, ha ricevuto un’accelerata nel mese di gennaio in seguito all’incalzante richiesta di media e rappresentanti delle istituzioni che, dopo mesi di indugio, hanno trovato nell’assessore alle politiche sociali, Maria D’Aniello, il terminale efficace per ricevere le istanze.
Il nodo da sciogliere potrebbe essere rappresentato dal dall’approvazione del bilancio di previsione sul quale l’amministrazione sta lavorando da diversi mesi cercando di trovare il necessario equilibrio tra le esigenze della macchina amministrativa e le decisioni di carattere politico.