Il fatto:
Sono centinaia le persone che ogni giorno si recano nella zona di montagna sul pianoro del “Chianiello” è ormai sono diventate punto fermo della quotidianità doriana al punto che anche sui social si susseguono lamentele e inviti alla massima prudenza onde evitare gli assembramenti.
Appelli che puntualmente cadono nel vuoto considerato che la clemenza del meteo e l’allungamento delle ore di sole hanno contribuito a riversare sulla località di montagna tantissime persone. L’area che ricade nella competenza del “Parco Regionale dei Monti Lattari” è accessibile da diversi punti oltre che dai sentieri di montagna che consentono di arrivare dalle confinanti Sant’Antonio Abate e da Corbara.
Gli accessi sul territorio angrese sono, invece, regolamentati dalla presenza di cancelli che in passato sono stati transennati per scongiurare l’accesso alla zona verde in occasione delle ordinanze firmate dal sindaco Cosimo Ferraioli che ne aveva vietato l’accesso con provvedimenti restrittivi finalizzati a contenere il contagio.
La motivata preoccupazione per Pasquetta
La preoccupazione che il “Chianiello” possa accogliere centinaia di persone in occasione della consueta scampagnata di Pasquetta è crescente e motivata in considerazione del flusso di persone che già abitualmente raggiungono e stazionano per qualche tempo nell’area dotata anche di tavoli e panche.
Attesa per provvedimenti del sindaco Ferraioli
Il sindaco Cosimo Ferraioli, a differenza delle passate settimane, non ha ancora firmato alcun provvedimento che vieta l’accesso all’area e ciò potrebbe ingenerare il desiderio di tanti cittadini di trascorrere la giornata di Pasquetta a consumare il pranzo sul “Chianiello” con conseguenze anche di carattere ambientale considerata la mole di rifiuti e lo scempio registrati negli anni passati.
L’accesso alla montagna potrebbe essere facilmente controllato vigilando sui due principali accessi di via Monte Taccaro e via Casalanario dove sono presenti varchi di ingresso al “Parco Regionale dei Monti Lattari”.
L’attesa è riversata sulle decisioni che il primo cittadino Ferraioli intenderà prendere o meno rispetto al divieto di accedere alla zona verde della città.
Danni alla montagna angrese
E, intanto, dopo l’incendio di matrice dolosa appiccato nella serata di martedì che non ha provocato grossi danni alla vegetazione grazie alle tempestive segnalazioni dei volontari si registrano altre azioni vandaliche ad opera di incivili che hanno staccato le tabelle segnaletiche che indicano il numero e la destinazione dei sentieri di montagna.