La Regione Campania ha sbloccato il progetto di riqualificazione relativo all’area delle “Ex Mcm” con l’avvenuta firma del decreto dirigenziale che ha bollato con parere positivo la “Proposta di Piano Urbanistico Attuativo (PUA) del vigente Piano Urbanistico Comunale (PUC) di Angri Comparto RIA.02″.
Il Comune di Angri, nello scorso mese di novembre, aveva trasmesso gli elaborati integrativi ad eccezione dell’atto di adozione del PUA da parte dell’amministrazione comunale. Il piano attuativo presentato prevede sostanzialmente la demolizione di volumi esistenti e la realizzazione di un intervento di edilizia residenziale privata e sociale, terziaria e commerciale oltre che con la realizzazione di un cinema-centro sociale, un bocciodromo e aree pubbliche attrezzate, su un’area distinta nel Nuovo Catasto Edilizio Urbano.
Un altro passo in avanti che avvicina il gruppo privato all’inizio dei lavori per l’abbattimento di alcune centenarie strutture presenti nell’area che insiste in pieno centro città. Il rallentamento delle procedure è al centro di una disputa legale tra la società “AR industrie alimentari S.p.a.”, proprietaria dell’area, e il Comune di Angri.
Una controversia che vede la società conserviera “agire giudizialmente nei confronti del Comune di Angri per l’accertamento e la declaratoria del diritto del ricorrente a conseguire dal Comune di Angri il risarcimento dei danni subiti e subendi per effetto della mancata definizione dell’attivato procedimento del P.U.A.”.
La vicenda riguarda il comparto dell’area “Ex Mcm” per il quale il privato ha già inoltrato la documentazione richiesta per quanto concerne il piano urbanistico attuativo che prevede la riqualificazione della vasta zona collocata nel cuore della città doriana.
Stando alla ricostruzione dei fatti la società “AR industrie alimentari S.p.a.” accusa il Comune di Angri di perdere tempo rispetto all’adozione del P.U.A. Per difendersi dalla richiesta di risarcimento l’Ente comunale aveva nominato una triade di legali: Rosaria Violante, Luigi Vuolo e Francesco Accarino.
La proposta di restyling dell’ex opificio, si estende su 600mila metri quadrati, prevede la realizzazione di 147 alloggi, una sala cinematografica, una piazza urbana, spazi verdi, un bocciodromo e aree parcheggio sotterranee, inoltre è prevista anche la costruzione di una galleria commerciale con uffici pubblici e locali destinati all’edilizia pubblica e privata.
La precedenza, stando alle dichiarazioni che arrivano da palazzo di città, dovrebbe essere assicurata dalla realizzazione anche delle opere secondarie.
“Il verde pubblico i parcheggi il cinema teatro, il centro sociale, una metà dell’edificio ex asilo da destinare a museo, il bocciodromo, oltre agli alloggi sociali eccetera e sono stati stabiliti i criteri di realizzazione dell’intero intervento con una tempistica precisa che prevede la contestuale realizzazione di opere pubbliche e private”, così come annunciato dal primo cittadino Cosimo Ferraioli nel recente passato.
Mesi addietro sono stati effettuati lavori di abbattimento di edifici presenti nell’area “Ex Mcm” ritenuti pericolanti e collocati nell’area confinante al parcheggio a pagamento messo a disposizione, da diversi anni, alla collettività. Lavori che esulano dalla faraonica progettazione cui da tempo tecnici e imprenditori stanno prodigando il massimo delle energie.