I militari del Noe, su disposizione delle Procure di Nocera Inferiore e Torre Annunziata, hanno attivato controlli per accertare le cause relative ai mancati adempimenti da parte di diversi comuni.
Nei mesi passati l’attenzione della magistratura e delle forze dell’ordine si era concentrata sulle aziende che sversano lungo il percorso del fiume ora, gli inquirenti, stanno monitorando le attività degli Enti comunali per accertare quali possano essere i motivi che rendono alcuni comuni inosservanti delle norme di legge.
A finire nella rete dei controlli i Comuni di Angri, Sarno, Scafati, Poggiomarino, Striano e Santa Maria La Carità, ma la ricognizione è destinata ad interessare anche altri Comuni dei rispettivi circondari che versano in condizioni analoghe, è diretta ad accertare le cause della mancanza o dell’inattività delle reti fognarie e del mancato collettamento delle stesse, ove esistenti, ai depuratori. Il ministro dell’ambiente Sergio Costa ha espresso parole d’elogio per i lavori della magistratura e dei militari
“Ringrazio le Procure di Nocera e Torre Annunziata e tutti i Carabinieri che da questa mattina sono impegnati in una serie di controlli a tappeto negli uffici di numerosi comuni del bacino del fiume Sarno”. Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha commentato la notizia dell’avvio dei controlli, dalla mattinata odierna, da parte dei Carabinieri del Comando Gruppo per la Tutela Ambientale di Napoli, NOE di Napoli e Salerno, su delega delle Procure della Repubblica presso i Tribunali di Nocera e Torre Annunziata, nell’ambito delle indagini finalizzate ad accertare le cause e il grado dell’inquinamento del fiume Sarno.
“Dopo la stretta sui controlli nelle aziende, dei mesi scorsi – ha continuato il ministro – ritengo sia doveroso controllare anche le amministrazioni pubbliche per fare luce sulle dinamiche che hanno reso inadempienti numerosi comuni dell’area Sarno nella depurazione delle acque reflue urbane. Se gli inquirenti riscontreranno responsabilità da parte di amministratori e funzionari – ha concluso il ministro – chi ha messo a rischio la salute dei cittadini e danneggiato gravemente l’ambiente farà i conti con la giustizia”.