Accordo raggiunto tra Asl e Comune di Angri per l’acquisizione al patrimonio della struttura “ex Inam” in via Enrico Fermi. L’edificio ha ospitato i servizi sanitari fino agli anni ottanta trasformandosi poi in un monumento al degrado, per mancato utilizzo, collocato proprio nel cuore della città doriana.
Negli anni passati c’è stato un lungo tira e molla tra i vertici sanitari e i sindaci che si sono succeduti alla guida dell’Ente comunale ma i tempi ormai sembrano essere maturi per addivenire ad un sospirato passaggio di proprietà che in primis consentirà al Comune di abbattere una struttura fatiscente divenuta luogo anche di conferimento abusivo di rifiuti.
Alla sanità provinciale saranno assegnati i locali situati in zona “Fondo Rosa Rosa” che oggi ospitano già il distretto sanitario dove sono allocati uffici amministrativi e ambulatori. Il primo cittadino Cosimo Ferraioli il 14 febbraio scorso ha partecipato ad un incontro in cui le parti sono giunte ad un accordo che dovrebbe ora essere sancito attraverso le procedure che le rispettive parti dovranno mettere in pratica.
Il provvedimento che sancirà l’avvenuta negoziazione dovrà essere portato all’attenzione del consiglio comunale che dovrà esprimersi in merito all’acquisizione della struttura di via Fermi e contestualmente dare il via libera per la cessione dei locali di “fondo Rosa rosa”.
Le richieste avanzate dal Comune di Angri sono state molteplici ma la Regione Campania ha atteso prima esprimersi in maniera concreta sul futuro dell’immobile ormai chiuso da decenni e in stato di fatiscenza assoluta.
Il passaggio di proprietà si sarebbe dovuto concretizzare già nel 2013 con l’ente di via Crocifisso disposto a cedere i locali di “fondo Rosa Rosa” all’Asl.
“Nella prossima seduta di consiglio comunale ci sarà l’approvazione della permuta tra ASL e Comune di Angri – spiega l’assessore Maria Immacolata D’Aniello – subito dopo potranno partire i lavori di demolizione del fabbricato”. L’abbandono dell’edificio di via Enrico Fermi è stato al centro di attenzioni di carattere sociale con associazioni e gruppi politici della città che per anni hanno sollecitato le amministrazioni locali a entrare in possesso della struttura.
“Condurre al capolinea questa tormentata ed estenuante controversia è un motivo di grande soddisfazione personale e politica – spiega la D’Aniello – nel 2012 ho intrapreso questa battaglia e in questo modo la nostra comunità andrà a garantirsi definitivamente i servizi sanitari sul territorio”.
Negli anni passati l’ente comunale ha emanato ordinanze dirigenziali con le quali l’allora responsabile dell’unità operativa complessa “Ambiente”, l’ingegnere Vincenzo Ferraioli, disponeva la messa in sicurezza dell’immobile e la pulizia del seminterrato trasformato in discarica con l’abbandono di quintali di rifiuti.
Una circostanza che ha indotto i residenti della zona a chiedere interventi di pulizia e sanificazione per fronteggiare una situazione di degrado in una zona del centro cittadino ad alta densità di popolazione.