La lettera scritta dal sindaco Cosimo Ferraioli indirizzata al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha provocato l’indignazione di larga parte della comunità angrese che ha preso le distanze dal contenuto della missiva che il primo cittadino ha scritto a nome del Comune di Angri.
Il primo cittadino angrese, nel testo della lettera, ha rimarcato l’assenza delle istituzioni sovracomunali con sindaci e città abbandonate al proprio destino e spesso costrette a fare i conti con interpretazioni dei decreti firmati dal governo centrale.
Un documento che evidenzia una chiara matrice politica e in aperta contrapposizione con le scelte compiute in queste settimane da Conte.
Il sindaco doriano gravita nell’orbita della Lega di Salvini e in un momento di forte emergenza ha inteso spingere sull’acceleratore evidenziando le criticità di decreti che, a giudizio personale del primo cittadino angrese, non tengono conto delle esigenze della popolazione.
A pochi minuti dalla pubblicazione via social, utilizzata quasi morbosamente dal sindaco da una settimana rispetto al lungo silenzio dell’ultimo anno, è stata registrata la dura reazione della comunità doriana con presidenti delle associazioni locali, singoli cittadini, consiglieri comunali e altri rappresentanti della comunità che hanno manifestato il proprio dissenso rispetto alla scelte del sindaco Ferraioli di scrivere a Conte per conto dell’intera comunità.
In tanti hanno evidenziato al governatore angrese la mancanza di azioni concrete in favore della cittadinanza che reclama la consegna di mascherine e di altre misure da adottare nell’interesse della comunità locale.
Un ginepraio di polemiche con molteplici utenti che hanno accusato Ferraioli di strumentalizzare l’emergenza per fini elettorali. La città dovrà andare al voto nell’anno in corso!