Il centro anziani sarà gestito da privati! L’amministrazione comunale facendo seguito alle indicazioni fornite dall’assessore alle politiche sociali, Maria D’Aniello, dopo qualche giorno dal reintegro dalla sentenza del Tar, ha tracciato le linee guide per affidare la gestione del centro di via Colombo ad associazioni o cooperative sociali operanti sul territorio comunale.
La gestione della struttura sarà per un anno con l’opzione di poter allungare l’intesa tra concessionario ed ente comunale per un altro anno ancora.
Il Comune di Angri non ha risorse per poter promuovere ed organizzare le attività del centro e, pertanto, l’affidamento del servizio sembra essere l’unica strada perseguibile per garantire la continuità del centro.
L’ente di via Crocifisso si farà carica della manutenzione straordinaria dei locali e attraverso il pagamento delle fornitura elettrica, il riscaldamento e la fornitura idrica della sala polivalente riconoscerà un contributo al soggetto gestore del centro.
Il concessionario deputato a coordinare le attività del centro avrà l’onere di organizzare momenti formativi e promuovere tra l’altra una serie di attività in favore degli iscritti che saranno regolati tenendo conto dei parametri di accreditamento della struttura presso il Piano di Zona.
All’avviso pubblico potranno prendere parte le cooperative e le associazioni iscritte da almeno due anni al registro delle associazioni di promozione sociale. L’apertura e chiusura del centro anziani è prevista per sei giorni alla settimana dalle ore 19 alle ore 22 anche nei giorni festivi.
Le attività si sono bloccate lo scorso 29 agosto in seguito al provvedimento firmato dal commissario straordinario Alessandro Valeri. La decisione fu maturata dopo l’ennesimo episodio di vigorosa contrapposizione tra gli anziani che frequentano il centro.
L’azione diplomatica e preventiva dell’ex reggente municipale è risultata vana considerato che gli animi continuano ad essere accesi trasformando il centro in un teatro di contrasti e contese che non lasciano spazio alla sensibilizzazione e alla quiete.
Nel semestre governativo dal Prefetto Alessandro Valeri che rimosse il commissario in carica Franco Viviani affidando l’amministrazione ad un dipendente comunale prima delle chiusura decretata a fine estate. La contrapposizione tra i gruppi si è rivelata deleteria a svantaggio dei 176 iscritti che si sono ritrovati a fare i conti con l’assenza di uno spazio fisico che fino a qualche anno fa era fulcro delle attività per gli anziani della città e dei paesi limitrofi.