di Luigi D’Antuono
Lo stato di degrado che investe diverse aree giochi della città ha messo in evidenza la scarsa attenzione del governo cittadino rispetto ai parchi giochi utilizzati, solo in alcuni casi, dai bambini della città.
Collocati in diverse zone del territorio rappresentano un poco decoroso biglietto da visita per la collettività doriana soprattutto in considerazione del fatto che alcuni sono ubicati nei pressi dei circoli didattici angresi. La situazione più critica è legata al plesso “Taverna” l’area sembra essere stata inghiottita dal degrado che investe l’adiacente palestra per la quale il commissario straordinario Alessandro Valeri stava tentando di trovare una soluzione che ne favorisse l’abbattimento.
La struttura è diventata il simbolo del degrado nonostante anche l’amministrazione retta da Cosimo Ferraioli abbia messo in campo progetti, in sinergia con i privati, nel tentativo di riqualificare l’area e di cambiare destinazione d’uso alla vetusta struttura che anni addietro ospitava attività culturali e sportive.
La gestione del parco giochi rientra nelle competenze dell’ente comunale ma in alcuni casi il governo cittadino ha proposto alle scuole di gestire l’area da mettere a disposizione anche della comunità scolastica.
Nel “Quartiere Alfano”, invece, il parco gioco, che registra anche la presenza di una giostrina per disabili, è stato più volte oggetto di atti di vandalismo con l’amministrazione comunale costretta a fronteggiare l’escalation di episodi che in passato hanno provocato costosi danni. L’ente comunale ha difficoltà a gestire la manutenzione delle aree anche alla luce della carenza di organico che lamenta la macchina amministrativa.
L’obiettivo, mai nascosto, è di cedere la gestione alle scuole o alle associazioni che andrebbero a garantire la cura e l’attenzione necessarie per rendere fruibili aree che in diversi frangenti sono off-limits per le famiglie e soprattutto rappresentano un costo per le casse comunali.
Resta chiusa anche la villa comunale in via generale Niglio, il Comune nell’estate scorsa ha effettuato varie verifiche e controlli sulla gestione della struttura affidati ai privati ma rimasta chiusa per diverse settimane. Nel caso specifico non si esclude che possano esserci provvedimenti finalizzati a ripristinare l’apertura e la funzionalità della struttura attraverso un bando pubblico per la gestione.