Sarà necessario avviare una ricognizione presso il cimitero comunale per regolamentare l’assegnazione di numerosi loculi che potrebbero consentire al Comune di introitare fondi e di mettere la parola fine ad una vicenda che si trascina da diversi anni.
Le diverse inchieste giudiziarie che hanno coinvolto i dipendenti comunali, il sequestro di alcune aree e la volontà di disciplinare le attività inerenti la struttura cimiteriale hanno inciso sulla volontà dell’amministrazione comunale di procedere alla pubblicazione di un bando per affidare ai privati la gestione del camposanto.
Nel 2016 l’amministrazione Ferraioli accolse con favore l’istanza formulata da una ditta napoletana interessata a dare vita a un sinergia tra pubblico e privato per risollevare le sorti del cimitero e alleggerire palazzo di città di numerose incombenze.
L’impegno della società partenopea sarebbe stato finalizzato alla costruzione di un impianto crematorio, di nuovi loculi, della gestione dell’impianto elettrico, dell’illuminazione votiva oltre alla manutenzione del cimitero e delle opere realizzate. Proposte rimaste ferme al palo in relazione alle molteplici vicissitudine giudiziarie che hanno interessato la struttura e dipendenti comunali.
Nel 2011 il comparto dei lavori pubblici realizzò un progetto che avrebbe dovuto prevedere la realizzazione di cinquemila loculi ma il piano, dopo ampie verifiche e discussioni di carattere politico, fu ridimensionato al punto che l’amministrazione guidata dall’ex sindaco Pasquale Mauri pubblicò una manifestazione d’interesse per cellette e loculi per un numero di poco superiore alle quattrocento unità.
I loculi furono costruiti con fondi comunali e assegnati nel 2016 al costo di 2250 euro più le spese di registrazione mentre gli assegnatari delle cellette versarono novecento euro.
L’esatto numero di loculi ancora in possesso dell’ente comunale dovrebbe essere verificato attraverso un invocato censimento che permetterebbe al Comune di Angri di poter iscrivere al patrimonio comunale loculi e cellette mai assegnati.
Minuziosi controlli potrebbero, altresì, essere incentrati sulla verifica delle concessioni, per una durata di 99 anni, contratte dal Comune con i cittadini. In passato, nell’anno 2011, è stato fatto l’ultimo censimento per conoscere il numero di loculi esistenti e dar opportunità ai familiari di poter avviare le volture.
I cambi illeciti di proprietà e l’occupazione senza concessioni dei loculi sono state al centro di attività investigative con la magistratura che ha condotto accurate verifiche ed emesso provvedimenti giudiziari anche nei confronti di dipendenti comunali finiti nella rete delle forze dell’ordine.