Si parla tanto di maternità, dell’importanza del supporto alla madre e del suo ruolo cruciale nella crescita psicologica di un figlio. Ma i papà? Questo articolo è dedicato a loro. La donna partorisce fisicamente e mentalmente, l’uomo solo di testa. Cosa vuol dire questo?
La donna ha avuto 9 mesi per prepararsi all’evento. Ha avuto a disposizione tutti i cambiamenti del proprio corpo che l’hanno accompagnata durante il processo di scoperta e maturazione della maternità. L’uomo no. L’uomo, in questo, può solo che riportare ciò che la sua compagna gli racconta.
L’uomo è spettatore passivo. Ecco perché ha bisogno di conferme visive che gli arrivano prevalentemente dall’ecografia. Fateci caso. Un uomo dal ginecologo è particolarmente attratto e attento durante l’ecografia, fa domande al dottore e chiede per filo e per segno cosa sia quell’immagine che vede.
Il canale visivo è l’unico canale che ha a disposizione per poter entrare in contatto virtuale con il proprio bambino. Un buon ginecologo, infatti, coinvolge maggiormente l’uomo durante l’ecografia perché è lui che ha bisogno di sentirsi padre e di iniziare quel processo evolutivo e di maturazione che lo porteranno alla paternità. La sua paternità viene conquistata soltanto tramite processi psichici.
Il ruolo del padre viene ufficialmente riconosciuto in due momenti importanti: il taglio del cordone ombelicale e la registrazione del bambino all’anagrafe. Il taglio del cordone è un momento simbolicamente fondamentale per il padre che può interrompere quella simbiosi madre-bambino durata 9 mesi e da cui si sentiva inevitabilmente escluso.
La responsabilità della sua crescita e sviluppo passano ora anche attraverso il padre che si sente, così, investito di poteri che non possedeva durante il periodo della gravidanza. Il padre si inserisce nella diade madre-bambino per introdurre il bambino nel mondo reale, un mondo non più fatto solo del rapporto con la mamma, ma ricco di altre relazioni che lo faranno crescere e diventare adulto.
E’ proprio in questa introduzione al mondo reale e non più simbiotico, che il padre svolge un ruolo fondamentale e la registrazione del bambino all’anagrafe sancisce proprio questo momento.
Non so se avete presente il film di animazione “Il Re Leone”, quando il re leone mostra al suo popolo, il neonato leoncino Simba. Una scena molto famosa dove, su un alto ripiano, la scimmia consigliera del re alza il leoncino appena nato e lo mostra al mondo. Diciamo che, metaforicamente, è ciò che fa un padre quando presenta al mondo intero il suo bambino. Lo dichiara nato e lo presenta allo Stato.
Il papà viene investito di questo ruolo, è un vero e proprio tramite tra la madre e il mondo esterno, tra l’idillio della simbiosi madre-bambino suggellata dall’allattamento al seno e il primo passo del bambino verso la scoperta del mondo. Sin da subito quindi un padre ha una funzione sociale potentissima e così sara’ per tutta la vita, una buona relazione paterna favorirà relazioni sane per il resto della vita del proprio figlio. A cura della dottoressa Maria Conza